Avellino calcio, tre punti fondamentali

In campo oggi per battere la Fidelis Andria dell'ex Diaw Doudou.

In campo
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di Marco Ingino
Domenica 11 Dicembre 2022, 10:12 - Ultimo agg. 10:13
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Una vittoria nel silenzio capace di provocare uno scossone in zona playoff. E' la richiesta di Massimo Rastelli che, con il volto crucciato di chi teme cali di tensione, ha ieri pomeriggio parlato chiaro alla squadra nel corso della seduta di rifinitura svolta sotto una pioggia scrosciante. Condizione climatica simile a quella che, stando alle previsioni meteo, i biancoverdi si ritroveranno a dover fronteggiare quest'oggi per battere la Fidelis Andria dell'ex Diaw Doudou. Una ulteriore difficoltà per Trotta e compagni che alle 17.30, quando spunteranno dal tunnel dello spogliatoio per la penultima giornata del girone di andata, si imbatteranno anche nel freddo e nel gelo di un Partenio Lombardi senza pubblico sulle gradinate. Atmosfera glaciale sperimentata già lo scorso 11 novembre contro il Giugliano.

Quel giorno le porte dello stadio di via Zoccolari, come conseguenza degli incidenti provocati prima, durante e dopo la gara dello Zaccheria contro il Foggia dalle due tifoserie, furono chiuse per disposizione del Casms e del prefetto di Avellino. Dispositivo che i ragazzi di Rastelli finirono per subire oltremisura fornendo una prestazione incolore. Dopo tre risultati positivi arrivò così il primo stop interno e dell'era Rastelli. Allora, esattamente come oggi, Trotta e compagni venivano da tre risultati positivi. Un buon motivo per fare gli scongiuri del caso anche se stavolta la punizione delle porte chiuse, sempre per la stessa motivazione, è stata inflitta dal Giudice Sportivo e confermata dalla Corte di Appello Nazionale.

Coincidenze che riaffiorano inevitabilmente alle mente finendo per agitare non poco il sonno del tecnico biancoverde che ha per l'intera settimana provato a catechizzare i suoi ragazzi esortandoli a non sbagliare l'approccio ad una sfida in cui l'Avellino avrà tutto da perdere e poco o nulla da guadagnare, se si fa eccezione per i tre punti in palio.

Come sottolineato in sede di presentazione, tuttavia, da diverse giornate la squadra irpina pare aver trovato una sua fisionomia lanciando segnali di crescita che sono stati accompagnati dai sette punti raccolti nella settimana precedente. Particolare di cui Massimo Rastelli non potrà evitare di tenerne conto quando, nell'immediatezza del match, sarà chiamato a stilare la formazione iniziale. Ecco perché, malgrado abbia lasciato intendere che Garetto, Aya, Illanes, Zanandrea, Kanoute e Murano potrebbero avere una chance di inserimento per le buone risposte fornite in allenamento, l'undici di partenza non si discosterà da quello che ha sbancato il Liguori di Torre del Greco: l'esperto Pane tra i pali; Rizzo, Moretti, Auriletto e Tito in difesa; Casarini in cabina di regia con il giovane Maisto a destra e il redivivo Matera a sinistra; Trotta e Russo in attacco a sostegno del terminale offensivo Gambale.

Per quest'ultimo, in gol al Liguori, sarà la quarta gara consecutiva da titolare a riprova che ha ormai ridisegnato la gerarchia offensiva soprattutto grazie a quelle che sono le sue caratteristiche di uomo d'area di rigore che in rosa sono merce rarissima. Un vantaggio per l'attaccante di Tor di Quinto che quest'oggi andrà a caccia del suo terzo sigillo stagionale contro la non certo trascendentale difesa dell'Andria che l'Avellino proverà a scardinare avendo a disposizione l'intera batteria offensiva. Fatta eccezione per Micovschi e Ceccarelli (affaticamento muscolare accusato in rifinitura), ormai sul piede di partenza e non convocati con gli acciaccati Ricciardi e Dall'Oglio, Rastelli ritroverà quest'oggi anche Antonino Di Gaudio che mancava in distinta dal 2 ottobre scorso quando, proprio all'esordio del tecnico di Pompei in panchina, l'ex Carpi si ritagliò uno spazio nel finale a Francavilla. Mossa che l'allenatore di Pompei spera di ripetere anche oggi soprattutto perché potrà attingere a due mani dalla sua panchina. Voltandosi alle sue spalle, infatti, troverà una serie di ex titolari come Aya, Illanes, Zanandrea, Franco, Kanoute, Di Gaudio e Murano smaniosi di entrare in campo anche perché sono rimaste appena tre partite, prima della sosta invernale, per invertire la rotta negativa di un girone di andata da dimenticare. Diversi di loro sembrano già essersi incamminati sul binario delle partenze, ma per timbrare il biglietto dovranno aspettare almeno il 23 dicembre dopo le ultime fermate contro il Monterosi, in trasferta a Viterbo, e il Pescara in casa. Tre tappe finali che potrebbero addolcire le feste natalizie e dare uno slancio diverso a società e tecnico per affrontare il girone di ritorno.
 

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