Cavese-Lamberti, la storia infinita:
«Non siamo salvadanaio del Comune»

Cavese-Lamberti, la storia infinita: «Non siamo salvadanaio del Comune»
di Giuliano Pisciotta
Sabato 18 Giugno 2022, 14:09
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Una telenovela infinita sta vedendo protagonista suo malgrado la Cavese a un paio di settimane dal formale inizio della nuova stagione agonistica. In piena programmazione tecnica, la società è costretta ancora una volta a tornare sulla questione stadio. In particolare sulla scelta dell'amministrazione di non fare alcun passo indietro sul deliberato e spropositato aumento delle tariffe per la fruizione degli impianti sportivi cittadini, ivi compreso lo stadio Simonetta Lamberti.

Snobbata la proposta della società di gestire l'impianto di corso Mazzini, l'amministrazione non sta tenendo conto delle rumorose rimostranze di cittadini e associazioni sportive sui costi di utilizzo delle strutture. Costi che per la Cavese, tenendo conto anche dell'attività del settore giovanile di stanza al campo Desiderio di Pregiato, lieviterebbero fino a superare quota 350mila euro. 

Una voce “pesantissima” per il bilancio di un club, al netto delle potenzialità economiche del club di patron Massimiliano Santoriello. Dunque, con una nota diffusa in mattinata, la società ha reso noto di essersi attivata per contattare altre amministrazioni comunali, al fine di chiedere l'utilizzo di strutture sportive che possano gravare in maniera assai minore sul bilancio della società.

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«La Cavese 1919 - si legge nel comunicato - precisa che la sofferta decisione è esclusivamente finalizzata a salvaguardare la stabilità societaria e la solidità del patrimonio sportivo della Città di Cava de' Tirreni, che non merita di essere saccheggiata da irrazionali scelte della politica.

La Cavese 1919 non consentirà alla politica di considerare le casse del club come il salvadanaio cui attingere per ripianare disavanzi comunali».

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