Finalmente la luce del Napoli illumina anche la Nazionale

Ora questa Nazionale col marchio Napoli vorremmo rivederla a Napoli

Finalmente la luce del Napoli illumina anche la Nazionale
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Giovedì 17 Novembre 2022, 14:02 - Ultimo agg. 18 Novembre, 07:41
3 Minuti di Lettura

Dopo il primo scudetto c'era stata un'invasione di calciatori del Napoli nella Nazionale guidata da Azeglio Vicini, che aveva raccolto l'eredità del maestro Enzo Bearzot dopo la deludente conclusione del Mondiale in Messico. Si creò una sorta di blocco napoletano, in antitesi a quello juventino che aveva dominato appunto fino alla Coppa dell'82, costrigendo altri buoni calciatori - anche del Napoli: Beppe Bruscolotti il più clamoroso esempio - a restare ai margini del Club Italia. Ce n'erano davvero tanti: Ferrara, Francini, De Napoli, Bagni, Romano, Carnevale. E Giuliani, il portiere, partecipò alle Olimpiadi dell'88. 

I tempi sono cambiati, gli stranieri hanno invaso il club e anche la percentuale di calciatori di altri Paesi nel Napoli è altissima (18, il 67 per cento). Eppure, l'ottimo lavoro di Luciano Spalletti ha consentito di piazzare quattro suoi uomini nella Nazionale di Mancini e tre di essi - Meret, Di Lorenzo e Raspadori - sono stati titolari nel primo test in Albania.

Nel prossimo ci sarà probabilmente spazio per Politano, che il tecnico toscano sta alternando con Lozano sulla fascia destra. 

Finalmente la luce del Napoli illumina anche la Nazionale. A Tirana ci sono stati gli ottimi interventi di Meret, il gol di Di Lorenzo, i numeri (e l'assist) di Raspadori. Jack indossa la maglia numero 10, quella che era appartenuta a Insigne prima che si trasferisse in Canada e di fatto concludesse il ciclo nel club Italia. Bella eredità. Il numero 10 appartiene al calciatore di maggiore classe e il ragazzo arrivato nella scorsa estate dal Sassuolo ne ha. La mette a disposizione dei compagni quando Spalletti gli concede questa opportunità, perché gli spazi si sono inevitabilmente ridotti dopo il rientro dello straordinario Osimhen, a segno in tutte le partite giocate dopo l'infortunio muscolare di inizio settembre. Porti pazienza, Jack. La fiducia di Spalletti e Mancini è una garanzia per lui. 

Questa Nazionale col marchio Napoli vorremmo rivederla quanto prima al Maradona, dato che l'ultima partita dell'Italia a Fuorigrotta risale a quasi anni fa, prima della spedizione ai Mondiali in Brasile, conclusasi dolorosamente per il ct Prandelli. Il presidente federale Gravina ne parlerà probabilmente con il sindaco Manfredi a fine novembre in occasione del convegno organizzato dal Comitato campano della Figc su calcio e territorio. Napoli è più che mai la casa del calcio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA