Anguissa, cosa succede? Il fedelissimo di Garcia a rischio panchina

Pesa l'infortunio muscolare in fase di preparazione

Zambo Anguissa
Zambo Anguissa
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Venerdì 22 Settembre 2023, 07:15 - Ultimo agg. 18:00
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«Andrei anche alla guerra con lui». Ecco, magari, non proprio adesso. Perché Zambo Anguissa è adesso l'ombra del guerriero che faceva tremare un po' tutti di pochi mesi fa. E nessuno, in questo caso, può mettere in mezzo questioni legate al passato, alla nostalgia di Spalletti. Perché Anguissa di Rudi Garcia è il pupillo, il prediletto. Lo conosce dai tempi di Marsiglia. Ed è stato il primo che il tecnico ha chiamato quando ha firmato il contratto con il Napoli. Ed è quello che lo ha introdotto nel mondo dorato dello spogliatoio azzurro. A Braga era un'anima vagante, un avatar che del vecchio Anguissa ha conservato solo le treccine. Per il resto, quasi barcolla, in piena confusione. Come quando ha provato a difendere palla e ha quasi rischiato il rosso. E non è questione della gara in Portogallo, della notte storta: è in una condizione fisica molto decadente. E una ragione c'è.

Chiaro, il punto dolente dell'estate di Garcia è stata la preparazione atletica. La questione, sollevata già a suo tempo durante il ritiro in Abruzzo, sono stati i troppi, frequenti, stop per accidenti vari. Risposta: il cambio di lavoro per arrivare in forma tra qualche mese. Vero, ma Anguissa il 4 agosto a Castel di Sangro si è fermato con una distrazione di primo grado al muscolo del soleo della gamba destra. Una diagnosi che è più vicina a quella che dice «si è fatto male perché troppo affaticato». Ecco, Garcia ha sempre difeso a spada tratta (al suo posto chi non lo farebbe?) il fido Paolo Rongoni, l'erede di Sinatti che ora è nello staff di Spalletti con la Nazionale.

Ma questo accidente fisico di Anguissa, pur non grave nelle conseguenze, lo ha portato a fermarsi per quasi due settimane. Quelle chiave nella parte iniziale della stagione. Invece di allenarsi, ha fatto terapie. In pratica il centrocampista del Camerun non ha svolto più della metà della preparazione precampionato. Da qui, molte delle risposte. Magari non tutte. Ma parlare di spirito che non c'è, di fame che manca, forse, non ha proprio senso. Proprio per via di quel legame che c'è tra Anguissa e Garcia. Se non gira come dovrebbe è perché non è al top della condizione. Certo magari andare alla guerra con lui, adesso, non è che sarebbe un grosso affare. Ma è anche vero che Anguissa farebbe la guerra per Garcia. Non a caso, a Braga, è uscito con lui dallo spogliatoio dello Estadio Municipal. Perché si è soffermato per qualche istante a commentare il match di Champions (hanno anche visto insieme, nel ventre dell'impianto scavato nella roccia, i gol delle altre squadre). 

 

Ma questo legame non garantisce l'intoccabilità. Nel senso, Anguissa rischia seriamente di scivolare in panchina con il Bologna. O magari con l'Udinese. Perché la condizione fisica che non c'è rischia di provocare un altro stop. Magari anche più lungo. Dunque, va dosato nelle energie. E i suoi muscoli vanno tutelati. Dunque, tra due giorni, soprattutto perché mercoledì ha riposato in via precauzionale perché ha accusato un problema di affaticamento, potrebbe essere la volta del ritorno di Cajuste dal primo minuto, dopo l'esordio nella gara di Frosinone. Peraltro, in questo momento, quello che era un misto tra la grande muraglia e il colosso di Rodi, è diventato una specie di punto debole del centrocampo azzurro, dove Lobotka e Zielinski, sia pure senza fare salti di gioia, stanno metabolizzando la metamorfosi che Garcia sta imponendo. È quasi sempre dal suo lato che il Braga ha sfondato e ci sono le sue amnesie in alcune occasioni da gol create dai portoghesi. Certo, Bologna è già una gara pesante per le sorti del campionato alla luce del punto nelle ultime due partite conquistato dagli azzurri. Perché non si può correre il rischio di perdere altro prezioso terreno da chi sta davanti. Anguissa è stato uno degli eroi dello scudetto, scudiero di Spalletti. Era retrocesso in seconda divisione inglese quando è stato pescato da Giuntoli, due estate fa. Ed è stato rigenerato, dopo le belle esperienza al Marsiglia di Garcia. 

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