Barcellona-Napoli, probabili formazioni: serve una notte da vero Napoli per il sogno Mondiale

De Laurentiis guida la delegazione azzurra al Montjuic

Victor Osimhen
Victor Osimhen
di Francesco De Luca
Martedì 12 Marzo 2024, 07:09 - Ultimo agg. 19:00
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La partita che vale una stagione. Chi lo avrebbe mai pensato un anno fa, mentre Xavi e Spalletti preparavano i trionfi nella Liga e in serie A? Pesantissimo questo ottavo di finale Champions, che può consentire a Barcellona o Napoli di raggiungere i quarti e avvicinarsi al Mondiale per club 2025. Per ottenere quel pass che vale 50 milioni De Laurentiis ha fatto sapere di essere pronto a ingaggiare una battaglia legale (a Barcellona si è visto anche il suo avvocato) con l'obiettivo di non farvi accedere la Juventus, nel caso si fallisse la qualificazione sul campo.

Si dice che il Barcellona non è quello di un tempo, anzi di un anno fa. E stasera avrà un bel po' di assenti, da Pedri a de Jong. La situazione in classifica è migliorata - e sembra un paradosso - da quando Xavi ha annunciato che lascerà la panchina blaugrana a fine stagione: conquistati 17 punti su 21 nella Liga e qualificazione Champions quasi blindata, a differenza del Napoli che dovrà sudare per il quinto posto, piazza aggiuntiva che quasi certamente concederà l'Uefa. Però gli azzurri sono cresciuti da quando in panchina c'è Ciccio Calzona, che è riuscito a recuperare certe trame di gioco che sembravano perse con Garcia e Mazzarri.

A Castel Volturno in queste settimane vi è stato un lavoro psicologico parallelo a quello tattico. La partita d'andata col Barça è stata recuperata grazie al gol di Osimhen (e all'errore di Martinez), poi due vittorie e due pari con rimpianti in campionato. E stasera l'occasione per entrare nella storia perché tale sarebbe la qualificazione ai quarti sul campo del Barcellona, temibile anche se non gioca al Camp Nou.

Si va sulla collina del Montjuic, dove l'Italia di pallanuoto con cinque napoletani vinse l'oro olimpico nel 1992 e l'Italia under 21 del calcio conquistò l'Europeo nel 1996. Calzona è pronto a un confronto aperto, senza timori. E lo ha capito anche Xavi, che non soltanto per diplomatica cautela ritiene che le chance qualificazione siano da suddividere al 50 per cento.

Calzona ha un solo risultato, come Xavi. Si giocherà a viso aperto e il Napoli dovrà essere compatto e pronto a ripartire perché il Barcellona offrirà spazi, dovendo fare la partita perché gioca in casa, preferibilmente spingendo - come fece nella gara al Maradona - sul lato destro della difesa azzurra, reparto che dovrà essere solido (ha subito sempre gol con il terzo tecnico) perché, come dice Calzona, «in attacco si può avere fantasia, in difesa no». Giocare con aggressività e linee strette, alzando il baricentro e allargando a destra su Politano e a sinistra su Kvara: così Calzona tenterà l'impresa, provando a sfruttare la genialità del georgiano e la potenza di Osimhen. Se il tridente è tornato a brillare e dà garanzie al tecnico, è il centrocampo che dovrà sfoggiare una prova super. Lobotka e Anguissa hanno vissuto una stagione in chiaroscuro ma sanno di non poter sbagliare una giocata o un tocco perché i centrocampisti del Barça faranno pressing alto. Da decifrare Traoré, che sta alternando buoni numeri a cali improvvisi.

Al Napoli di Spalletti riusciva tutto abbastanza facile. Anche in Champions, dove i tedeschi dell'Eintracht a Francoforte vennero liquidati un anno fa con le reti di Osimhen e Di Lorenzo. Era una meraviglia quella squadra, una sinfonia perfetta. Ma questa stagione, pur così tormentata, è ancora aperta ed è il messaggio che Calzona ha diffuso nello spogliatoio da quando si è seduto sulla panchina azzurra, a poche ore dal primo confronto coi catalani, in cui si vide per un tempo una squadra ingessata perché condizionata dai suoi problemi. Le diede la scossa il gol di Lewandowski (il 93esimo in Champions, ne ha segnati meno soltanto di CR7 e Messi) e la squadra cominciò a giocare in scioltezza. Il Napoli non avrà la spensieratezza di chi non ha nulla da perdere perché è consapevole che questo è un appuntamento cruciale per avanzare in Champions e avvicinarsi al Mondiale per club. Poi vi sarebbe da costruire l'accesso al quinto posto, più raggiungibile rispetto al quarto, per centrare il minimo obiettivo stagionale, messo a rischio dagli errori commessi da De Laurentiis sul mercato e dalle prestazioni degli azzurri nettamente inferiori a un anno fa.

@ilmattino.it «Servirà coraggio» dice #Calzona prima di #BarcellonaNapoli! ⚽️ Una partita tutta da vivere con le ultime dal campo. Per una notte da sogno! ✨ #IlMattino #ChampionsLeague ♬ suono originale - Il Mattino

Calzona vuole una squadra «forte e sfrontata», sottolineando che lui non si considera «mai contento». Ci credano, questi ragazzi: serve una notte da vero Napoli contro il Barcellona dei terribili minorenni Yamal e Cubarsì. Vedere questi ragazzi a loro agio in Champions e nella Liga ci fa pensare a quanto sia indietro il calcio italiano che non crede nei vivai e obbliga ad una lunga anticamera i suoi giovani, magari investendo all'estero spesso senza una logica. 

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