Barcellona-Napoli, assalto alla Champions con vista sul Mondiale per club

Martedì il ritorno in Catalogna: si parte da 1-1

Il Barcellona festeggia il gol di Yamal
Il Barcellona festeggia il gol di Yamal
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Sabato 9 Marzo 2024, 09:00 - Ultimo agg. 17:55
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Tutte le paure del Napoli. Tutti i sogni (o quasi) chiusi dentro una partita che per gli azzurri è molte cose. Questione di sopravvivenza in un futuro da decifrare prima che da scegliere a causa dei tanti errori di De Laurentiis. A Barcellona guiderà la delegazione, come ogni volta che c'è da incontrare la storia. Incontrerà Laporta e magari tornerà a discutere del piano del nuovo campionato d'Europa. In ogni caso, fanta-progetti.

La realtà è una partita che ha fatto esplodere di nuovo la passione del tifo azzurro, perché inutile cercare ancora un posto nel settore ospiti: sono tutti andati venduti i 2600 tagliandi della corner sud dello stadio Olimpico, quello che ora ospita il Barcellona perché lì hanno preso il monumento, il Camp Nou, e lo hanno raso al suolo per ricostruirlo da zero.

Senza badare alla storia, alla tradizione, alla leggenda e tutto il resto. E nel frattempo il Barça - ieri ha vinto di misura contro il Maiorca, 1-0 firmato da Yamal al 73’ - si è spostato nello stadio delle Olimpiadi del 92. Ma è evidente che data la grande presenza di napoletani sia a Barcellona che nella costa iberica, sono attesi almeno 6mila tifosi azzurri. Considerando la stagione deludente, il segnale di un amore intramontabile.

Difficile fare già delle valutazioni della formazione di Calzona, la gara col Torino è finita da poco: ma è chiaro che l'assenza di Zielinski è una di quelle che Ciccio rimpiange di più. Poco sarebbe cambiato con lui in panchina: avrebbe fatto il signorsì come ha fatto Mazzarri al cospetto di una decisione che ha poco di tecnico e molto di societario. Ma come ha spiegato Sacchi l'altro giorno in una intervista al Mattino, «escluderlo è come darsi una martellata sui coglioni». Tant'è. Il calcio di oggi, ormai, è come un cubo di Cubrik: perché mica è il palio solo il passaggio ai quarti di finale con la solita gradevole appendice dell'assegno da 10,6 milioni di euro che il pass regala. Perché questa sfida è anche uno scontro diretto per la sopravvivenza. 

Un mors tua vita mea per il Mondiale 2025, questa creatura che somiglia a un mostro ma che ha un montepremi da 2,5 miliardi di euro (sì, avete capito bene). Nessuno ci vuole rinunciare, ma chi perde va fuori tra Napoli e Barcellona dice addio anche a questi sogni di gloria. Perché gli azzurri devono recuperare dalla Juventus e il Barça dall'Atletico Madrid. Uno scontro dai mille risvolti, anche perché pure il club di Laporta ha bisogno della linfa vitale dei jackpot della Fifa. Dunque, al Napoli serve il passaggio del turno e poi anche un altro tassello: una vittoria negli eventuali quarti di finale. Riepilogando: il Napoli deve battere il Barcellona nei 120 minuti e vincere una delle partite tra andata e ritorno dei quarti (o pareggiarle entrambe). Come si sa, da qualche mese la Fifa ha annunciato i criteri per stabilire il ranking che determinerà le otto squadre europee partecipanti al nuovo torneo a 32 squadre. Queste squadre si aggiungeranno alle vincitrici della Champions League dal 2021 al 2024. Dunque: Chelsea, Real Madrid e Manchester City. A queste vanno aggiunte sono state definite altre cinque squadre che hanno già assicurato il loro posto nella competizione in base al ranking e queste sono Bayern Monaco, Paris Saint-Germain, Inter, Porto e Benfica

 

Otto posti sono dunque già occupati e ne restano quattro da assegnare. Uno andrà alla prossima vincente di questa Champions League e ulteriori tre a chi si classificherà al sesto, settimo e ottavo posto del ranking. De Laurentiis ha fatto un bel salto di gioia dopo aver visto il Bayern Monaco battere la Lazio, in pratica eliminando il club dell'amico-nemico Lotito dalla corsa italiana. Ora il Napoli rincorre se stesso: deve, per l'appunto, passare il turno ma poi dovrà ottenere almeno una vittoria, per agganciare la Juventus a quota 47 (a pari punti passerebbe il Napoli). Insomma, un piccolo ginepraio. 

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