Calciomercato Napoli, ultime notizie oggi: David o Gimenez dopo Osimhen

Il Napoli torna sul mercato dopo il flop di quest'anno

Jonathan David
Jonathan David
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Lunedì 18 Marzo 2024, 07:00 - Ultimo agg. 19 Marzo, 07:36
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Il destino della squadra non è legato al ritorno in Champions. Questa estate Aurelio De Laurentiis girerà pagina. In maniere radicale. Il vero problema, però, non sarà trovare il sostituto di Osimhen, ma vendere. Già, perché non si potranno aspettare gli ultimi giorni di agosto per liberarsi degli esuberi. La lista è lunghissima. Calzona o non Calzona, perché anche questo è il dilemma, sono in partenza Natan, Mazzocchi, Juan Jesus, Ostigard, Cajuste, Lindstrom e così via dicendo. Ecco, se solo per prendere un centrale (sbagliando) il Napoli ci ha messo mesi e mesi, cosa farà la prossima estate? Partiamo dai ritorni: ovvio, Gaetano e Folorunsho. Ma una possibilità nel nuovo Napoli potrebbe averla anche Cheddira che ora è al Frosinone. 

Un nuovo ds o meglio: un'area sportiva da ricostruire, con Micheli unico riconfermato. Difficile la permanenza di Mauro Meluso, andrà via dopo un anno. Vanno investiti (non è semplice) i 100-120 milioni in entrata per Osimhen (Chelsea, Psg o chissà chi altri: il manager Calenda è da settimane in azione) che si sommano agli 80 milioni dell'ultimo utile di mercato e ai circa 60 di questa stagione. Kvara verrà blindato: contratto da 4 milioni, deve restare e con il sorriso. Ingaggio fino al 2028 se non fino al 2029, si riparte da lui. Poi se arriva il folle, nessun muro: ma per adesso non c'è traccia. Altro punto di partenza potrebbe essere il riscatto di Traoré, magari col tentativo di ottenere uno sconto rispetto ai 18 milioni definiti a gennaio. Giovanni Sartori è una delle figure che più affascinano De Laurentiis ma non è semplice strapparlo al Bologna. Ma c'è tempo. A livello dirigenziale, c'è sempre la suggestione legata a un manager che arrivi dall'esterno, ovvero non dal calcio. Anche perché c'è da pianificare anche il centro sportivo. Non mancano i soldi e le idee, mancano i terreni. Occhio a Mauro Pederzoli, 62 anni, direttore sportivo del Parma che con Pecchia in panchina domina la serie B. 

 

La campagna acquisti

Nulla è ancora impostato, di sicuro il monte ingaggi mai supererà i 75 milioni all'anno (al momento è di 83 milioni, ma pesano i 12 milioni del rinnovo di Osimhen). Restano Lobotka, Rrahmani, Di Lorenzo, Anguissa, Politano e Kvara. Poi, tutto è possibile: in bilico anche Raspadori e Simeone, tutta la difesa cambierà aria e si inizierà a giugno. Senza perdere tempo. L'estate è lontana ma De Laurentiis si sta muovendo già adesso tra strategie, trattative, contatti avviati. In attacco Jonathan David (24 anni) del Lille è uno di quelli che piace da un paio di anni ma Dela è stregato dal bomber del Bologna Zirkzee. Non solo: piace anche Orsolini, sempre del Bologna. Finito? Macché: in estate, si tornerà alla carica con l'Udinese per il difensore Nehuen Perez, la base è la stessa di gennaio. Nome nuovo per la difesa: nel Psv c'è il 26enne Olivier Boscagli, francese. Prima offerta da 18 milioni di euro. Se l'Atalanta andrà in Champions, sarà ancora più complesso il sogno del doppio colpo: Koopmeiners e il difensore Scalvini. Per un polacco che parte, Zielinski, ce n'è un altro che potrebbe arrivare: Sebastian Szymanski (classe 99) del Fenerbahce. Emissari del Napoli non fanno che inviare schede sui talenti del Feyenoord: il solito Hancko, 25 anni. Ma attenzione perché il Napoli è pronto per andare alla carica di Santiago Gimenez, prima punta proprio del Feyenoord, 22 anni, valutazione da 50 milioni. Il vero erede di Osimhen potrebbe essere questo messicano con passaporto italiano ma nato a Buenos Aires. Un fermento inedito, una corsa alla ricostruzione. Comunque vada a finire la stagione, De Laurentiis vuole voltare pagina. Non è semplice, ma è chiaro che il presidente, con Chiavelli, si sta muovendo in anticipo. Sempre in attacco, piace anche Zito Luvumbo del Cagliari.
Ma con i sardi tutto dipende dalla loro salvezza. Una rifondazione, dove vendere sarà più importante, o quasi, che comprare. Perché la regola aurea è sempre la stessa: se va via uno, arriva uno. E gente da cambiare ce ne sta. Eccome. 

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