Champions League, sorteggi: il Napoli pesca il Real Madrid di Ancelotti

Girone abbordabile con Sporting Braga Union Berlino

Carlo Ancelotti sulla panchina del Real
Carlo Ancelotti sulla panchina del Real
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Venerdì 1 Settembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 2 Settembre, 09:01
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Come ci fosse una regia silenziosa a incrociare storie e destini. Carlo Ancelotti torna a Napoli, in uno dei pochi posti al mondo dove è stato cacciato perché non ritenuto all'altezza. Il re di coppe, l'uomo che non mosse un dito mentre la squadra si ammutinava nella notte con il Salisburgo e che venne esonerato in hotel dopo aver portato la squadra agli ottavi di Champions (ma era settimo in classifica di serie A), ritorna sul luogo del delitto. Come un maggiordomo qualsiasi. Lui che è l'allenatore italiano più forte e famoso al mondo, futuro ct dalla prossima estate del Brasile, avrà una grande voglia di prendersi una rivincita con De Laurentiis. Il sorteggio di Montecarlo inserisce il Real Madrid nel girone del Napoli: certo, il peggiore avversario della seconda fascia, perché il Real Madrid è la Champions. Anche Garcia è a caccia di una rivincita: avrebbe dovuto affrontare il Real Madrid negli ottavi con la Roma dell'edizione 15-16 ma venne esonerato un mese prima. Per il resto, è un'urna che questa volta non è affatto un film dell'orrore per gli azzurri e che spiana la strada all'approdo agli ottavi (e a un bel po' di punti nel ranking Uefa che non sono male in vista del nuovo Mondiale per club). Difficile vedere affanni con i portoghesi del Braga e i tedeschi dell'Union Berlino (che proprio in queste ore hanno ingaggiato Bonucci), la squadra del quartiere di Koepenick. Il gruppo C, insomma, sembra avere già le due stra-favorite al passaggio del turno, anche se dalla quarta fascia, pochi dubbi, poteva pure uscire qualcosa di più malleabile. «Le partite contro Real e Napoli sono eccezionali», ha detto il presidente dell'Unione, Dirk Zingler. Artur Jorge, allenatore del Braga: «Hanno dominato la serie A, sono come dei giganti addormentati, sarà bellissimo affrontarli», dice parlando degli azzurri. Emilio Butragueno, ora dirigente del Real, ricorda: «Un girone difficile, il Napoli viene da una stagione magnifica e ha giocatori molto pericolosi». Garcia ha già affrontato tre volte Ancelotti, quando i due erano in Francia: due vittorie del Psg e una del Lille. Per il francese, due precedenti in Europa League con il Braga. 

Sì, il Real Madrid fa tornare alla memoria la grande sfida del 1987, la prima volta in Coppa dei Campioni del Napoli di Maradona e Careca nel Bernabeu vuoto. Poi la sfida del 2017, negli ottavi, con Sarri in panchina e il gol dell'illusione di Insigne a Madrid (con le critiche feroci di De Laurentiis al tecnico di Figline nel ventre del Bernabeu che diedero il via alla frattura). Quella gara fu l'unica con Diego Maradona ambasciatore del club azzurro.

E adesso le due gare nella fase a girone, con Ancelotti che guida un Real delle stelle Vinicius (che rientra a metà ottobre), Bellingham, Valverde e Rodrygo e che questa estate ha speso 140 milioni di euro sul mercato. È la coppa del Real, la Champions. Come è la coppa di Ancelotti, la Champions. Ma il bello della Champions sono proprio questi duelli stellari con squadra come i blancos: è la supersfida del sorteggio. Il resto, con tutto rispetto, è un po' sottotono in termini di fascino: il Braga (terzo nel campionato portoghese lo scorso anno e qualificato attraverso i playoff) è stato affrontato gli azzurri solo in un'amichevole a Fuorigrotta nell'agosto del 2012 (3-1) mentre con l'Union Berlino (quarto in Bundesliga la passata stagione) è la prima volta in assoluto. Rivali con poco sex-appeal, forse, ma la questione è filosofica: da tempo non è più la Coppa dei Campioni questa ma una Superlega più democratica. E il prossimo anno lo sarà anche di più. Certo, Braga e Union (che Garcia non sottovaluta affatto) sono avversari che consentono agli azzurri di guardare alla qualificazione agli ottavi con una bella smorfia sorniona: ma guai a sbandierarlo ai quattro venti. Prendete il Milan, per esempio: vero che non era teste di serie ma le è capitato un girone infernale, con Psg, Borussia Dortmund e Newcastle. Senza dubbio quello dei rossoneri è il girone più appassionante e sfizioso. E la Lazio, pure in fascia tre, fa festa perché pesca Feyenoord (che ansia per l'ordine pubblico), Atletico Madrid e Celtic. I vice campioni d'Europa dell'Inter possono tirare un sospiro di sollievo con Benfica, Real Sociedad e Salisburgo. Calendari attesi entro domani. 

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