Chi è il nuovo allenatore del Napoli? De Laurentiis tra Galtier e Garcia

Prende quota la pista francese: Paulo Sousa l'alternativa

Christophe Galtier
Christophe Galtier
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Mercoledì 14 Giugno 2023, 07:00 - Ultimo agg. 18:44
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Galtier o Garcia. Mister G. se preferite. Da qui non si scappa. Non è ancora un conto alla rovescia per l'annuncio, ma ieri tutte le indiscrezioni portano alla pista francese. Con Galtier che ha persino già chiesto la disponibilità a Faouzi Ghoulam di far parte del suo potenziale staff (il preparatore atletico resta Francesco Sinatti, confermato direttamente da De Laurentiis). «Il nuovo allenatore? Il Napoli è sempre in buone mani, bisogna stare sereni e tranquilli. Faremo un bel campionato», ha rassicurato ieri il patron azzurro. Piano, perché di giravolte De Laurentiis ne ha già fatte tante in questi giorni anche se ripete ai suoi fedelissimi che il nome ce l'ha e lo annuncerà solo a fine mese. Troppi i no, senza dimenticare che il prescelto, Vincenzo Italiano, non se l'è sentita di rompere con la Fiorentina e ha scelto di restare là ancora un altro anno. Non è facile trovare l'erede di Spalletti e più passano i giorni e più, giustamente, aumentano i motivi di rancore nei confronti dell'allenatore dello scudetto che ha deciso di mollare tutto e andare via proprio sul più bello. Ma questa è un'altra faccenda: gli imbarazzi attuali dimostrano - al contrario di due anni fa dopo l'addio di Gattuso - che De Laurentiis era rimasto fermo, convinto che alla fine Spalletti sarebbe rimasto. Comunque, Christophe Galtier sta spicciando velocemente le pratiche per la risoluzione del contratto col Psg: intascherà una ricca buonuscita da 6 milioni di euro e poi deciderà. Ovvio passare da Mbappé e Messi alla serie A non è una transizione semplice, ma con De Laurentiis i rapporti sono buoni da tempo e poi si ritrova tra le mani una delle top-8 della Champions. I benefici fiscali del Decreto crescita aiutano a mettere sul piatto un contratto da 5 milioni all'anno netti (sono 8 milioni lordi) più altri bonus legati al cammino in Champions. Insomma, è la pista più calda del momento. Anche perché gli altri nomi si sono inariditi d'incanto. De Laurentiis non fa che pensare al nuovo tecnico ogni momento del giorno: lui e Chiavelli, l'ad che in queste ore è anche il ds del Napoli con Micheli come braccio operativo, valutano le diverse opzioni e in gran segreto è spuntata un'altra telefonata a Luis Enrique che ha ribadito la sua volontà di non tornare in Italia. Almeno per il momento. 

E poi Rudi Garcia: l'incontro alla Filmauro, le telefonate delle ultime ore, stanno facendo mettere da parte una serie di perplessità iniziali da parte di De Laurentiis. Su tutte il fatto che dopo l'anno senza allenare, è tornato in panchina all'Al-Nassr dove è stato licenziato. Non ha chiesto la luna come ingaggio (circa 2 milioni) ed è pronto a firmare anche un contratto annuale con opzione per il secondo. Con i soliti benefici fiscali del Decreto Crescita. Insomma, una formula che piace a De Laurentiis. Sicuramente operazione più economica rispetta a quella di Galtier. Garcia è libero, non ha vincoli, ha pochi problemi legati ai diritti di immagine (al contrario di Galtier). Insomma, ci siamo o quasi: Garcia o Galtier oppure Galtier o Garcia, come preferite. Con Paulo Sousa assai defilato, forse illuso dal faccia a faccia romano che gli è servito solo a rovinare il clima alla Salernitana.

Ma il patron azzurro frena su Sousa: e non lo fa certo per questione legate alla clausola rescissoria da 1,8 milioni da esercitare entro il 20 giugno. Motivo per cui De Laurentiis, fino ad adesso, non ha mosso un dito. Le sirene azzurre non sono proprio di poco conto, ma neppure roba da costringere i pretendenti a mettere la cera nelle orecchie: sono giorni in cui neppure Giuntoli riesce a svolgere il suo ruolo perché è messo in un angolo, dopo aver comunicato di considerare al capolinea la sua avventura al Napoli. Vero, De Laurentiis sceglie in prima persona il suo tecnico, ma il ds azzurro in questi otto anni ha sempre svolto i lavori preparatori (Sarri stava andando al Cagliari quando Giuntoli lo ha dirottato al Napoli). Un filtro che viene meno.

Una delle stelle nel mirino, il sudcoreano del Maiorca Kang-in Lee, ha sostenuto le visite mediche al Psg: era nella lista degli asiatici che tanto piace a De Laurentiis. David Hancko, il difensore centrale del Feyenoord, 25 anni, è in parola con il club azzurro ma non aspetterà in eterno: lo slovacco attende l'ok del nuovo tecnico che sa non troverà Kim (destinato al Manchester United). Ieri, Roberto Calenda, procuratore di Osimhen, ha chiesto a De Laurentiis un vertice per fare il punto sul fenomeno nigeriano: ha raccolto le offerte di Chelsea e Psg ed è il momento di valutare la situazione. È una gatta da pelare non di poco conto. Nessuna intenzione da parte di Victor di firmare il rinnovo del contratto che scade tra due anni. Difficile dire di no alla proposta indecente: anche perché, senza rinnovo, la prossima estate Osimhen rischia di andare via a un prezzo molto basso. E questa è anche la stagione del ritorno della Coppa d'Africa. E il Napoli ha nel mirino una serie di nomi, compreso Boulaye Dia della Salernitana. 

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