Chi sarà l'allenatore del Napoli? Paulo Sousa ha detto sì ma De Laurentiis aspetta Galtier

Il casting continua, il nome nuovo è Fonseca

Paulo Sousa sulla panchina della Salernitana
Paulo Sousa sulla panchina della Salernitana
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Lunedì 12 Giugno 2023, 08:00 - Ultimo agg. 13 Giugno, 09:23
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Paulo Sousa. Habemus papam? Già, forse ci siamo, l'enclave sta entrando nella fase finale. Magari non è ancora così, perché tra il dire e il fare c'è sempre spazio per qualche depistaggio di Aurelio De Laurentiis che non pare essersi stancato di attendere che Galtier si liberi dal Psg (ma l'ex Lille non ha la stessa fretta degli azzurri). Ma di sicuro in queste ore il Napoli si è assicurato il sì del portoghese che Danilo Iervolino ha riportato in Italia per trascinare alla salvezza la sua Salernitana. Non è una questione di poco conto anche se De Laurentiis ha in tasca anche la generica apertura di Rudi Garcia e il sì convinto di Rafa Benitez (ultima scelta della DeLa-list). E quindi Sousa è in una fase di attesa, freme, è pronto a raccogliere l'eredità di Spalletti (i due tecnici nelle ultime ore si sarebbero anche sentiti) ma anche consapevole che il giro di sondaggi di De Laurentiis non si è ancora ultimato. Insomma, meglio che il portoghese non dia nulla per sicuro. E di questi tempi, con queste fibrillazioni, un errore dare l'affare fatto. Però, è vero: Sousa è la pista più calda del momento anche perché economicamente pure la più vantaggiosa (avrebbe dato la disponibilità a un anno di contratto più opzione per il secondo anno per meno di 2 milioni a stagione). E poco importa che in questa maniera De Laurentiis incrina il solido rapporto con Danilo Iervolino, spesso suo alleato in Lega Calcio (il voto della Salernitana è stato decisivo, per esempio, per l'elezione di Casini al vertice della Confindustria). Ma Sousa, come raccontato ieri, è uno di quelli che più scalda De Laurentiis (ma anche l'ad Chiavelli).

Le candidature si bruciano in un giallo che pare i dieci piccoli indiani di Agatha Christie: il presidente è accusato di muoversi senza strategia. Soprattutto di prendersi troppi no pur sostenendo di possedere molti sì. Per il patron della Filmauro l'ex ct della Polonia non è la prima scelta ma certo non può restare per troppo tempo a girare a vuoto e rimediare rifiuti qua e là al telefono: ci sarebbe una clausola da pagare da 1 milione di euro netto per liberarsi dalla Salernitana entro il 20 giugno ma questo non pare essere un ostacolo. Ma Sousa non vuole certo esporsi prima di avere la certezza che qualcuno consegni al suo presidente il fatidico assegno e soprattutto che De Laurentiis gli dia la certezza che sia proprio lui il nuovo prescelto. In ogni caso Sousa, approderà o meno al Napoli, di sicuro il portoghese ha rotto con la Salernitana: difficile, per lui, ricucire lo strappo dopo lo sgarbo dell'incontro nonostante l'esistenza di un contratto. La fibrillazione di queste ore in casa Napoli, in ogni caso, apre le porte anche ad altre soluzioni. A volte anche in aperta contraddizione tra loro: per profilo tecnico, filosofia tattica e bagaglio d' esperienza dei candidati. De Laurentiis, prima di partire per Bari, non s'è staccato un attimo dal telefono. Il presidente ha continuato a contattare un bel po' di allenatori: fa tutto da solo, perché il ds Giuntoli è ormai ai margini. In queste giorni ha preso l'abitudine di prendere appunti su un'agenda, il presidente del Napoli, facendo elenco dei pro e contro di ogni candidato. Gli inevitabili no (Luis Enrique, Conte, Thiago Motta) ne determinano le decisioni. Per un grande club come il Napoli scegliere un nuovo allenatore è tutt'altro che semplice. Quindi il casting ci sta tutto. Sousa sarebbe comunque in vantaggio su tutti, tanto che potrebbe addirittura reincontrare i vertici azzurri nelle prossime ore. C'è solo un incognita: Christophe Galtier. Perché dovesse in tempi stretti liberarsi dal Psg (un anno di contratto a 15 milioni di euro che certo non vuole regalare agli sceicchi arabi), De Laurentiis preferirebbe lanciarsi sul francese. Ma certo, non può andare in giro in eterno senza avere idee su chi prendere. Anche perché sperava che Vincenzo Italiano trovasse il coraggio di rompere con la Fiorentina (così il potente Ramadani a lungo gli aveva fatto credere) subito dopo la finale di Conference e visto che non lo ha fatto si è lanciato su Sousa.

Fine della selezione? C'è ancora puzza di bruciato, Galtier ma anche Benitez sono lì in agguato. Così come Gallardo. Senza dimenticare un nome a sorpresa, un altro Paulo: Fonseca. 

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