Salernitana, chi sarà il nuovo allenatore? In pole c'è Gattuso, piacciono Pirlo e Montella

Iervolino vuole bel gioco, personalità e appeal internazionale

Gennaro Gattuso sulla panchina del Valencia
Gennaro Gattuso sulla panchina del Valencia
di Alfonso Maria Avagliano
Lunedì 12 Giugno 2023, 08:00
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«Non ci faremo trovare impreparati». In casa Salernitana gli spifferi sono di questo tenore e Iervolino sa che in un modo o nell'altro perderà Paulo Sousa. Dunque, è pronto a rilanciare con un nome di rilievo: Gattuso è il primo della lista con Montella, Pirlo e tanti outsider. In poche ore il lusitano è passato dalla «conferma in serenità» ad allenatore da sostituire: molto più di un flirt col Napoli, la società ha gradito poco. La tifoseria per niente. Sui social qualcuno sembra faccia riferimento all'incontro che Sousa tenne poco più di due settimane fa al liceo Severi, in cui raccontò vari aneddoti come quello sulla promessa fatta dal papà al Benfica, che per primo offrì un contratto a un baby Sousa; «Rifiutò tanti soldi offerti in seguito da Sporting Lisbona e Porto. Aveva dato parola, non tornò indietro. Per me fu un grande insegnamento». In quella sede, a chi gli chiedeva del prosieguo, il mister rispose: «Il futuro ci sarà sempre, siete voi tifosi». La piazza aveva interpretato in un certo modo le sue parole alle folle («Ci saranno sicuramente momenti difficili nella prossima stagione ma li supereremo col vostro sostegno. Aumenteremo gli allenamenti a porte aperte per avervi più vicini»).

C'è delusione.

Anche in caso di mancato accordo con De Laurentiis le strade si separerebbero: formalmente il trainer è legato all'ippocampo fino al 2025 dopo che il club ha esercitato l'opzione unilaterale di rinnovo. Per averlo al posto di Spalletti, il Napoli dovrebbe pagare un milione netto di penale entro il 20 giugno, data di scadenza della «finestra» sul contratto di Sousa col cavalluccio. Se non accadesse, ci si ritroverebbe con un allenatore che ha diviso la piazza e col quale inevitabilmente discutere una separazione. Sempre sul web c'è chi si sente tradito e chi invece comprende l'ambizione di un professionista di 53 anni che vede passare un treno con l'inno della Champions e lo scudetto sul petto. Ambizione che in realtà capirebbe pure Iervolino, perché quella partenopea non sarebbe stata l'unica chiamata. Però la rivalità sportiva tra le piazze e quelli che appaiono come dispettucci reciproci con De Laurentiis (dai disaccordi in Lega alla faccenda Rivisondoli, passando per il pre e post derby) rendono più bruciante la situazione. Presidente, mister e dirigenza granata si erano lasciati cinque giorni fa con orizzonti definiti: «Tutti in ferie, ci vediamo a fine mese». Iervolino è a Napoli con i propri cari, l'ad nella sua Venezia e il diesse ha voluto dedicare il weekend alla famiglia. Anche il tecnico era tornato in Portogallo, per partecipare a un breve stage obbligatorio per il rinnovo del patentino da allenatore. Poi, l'incontro lampo con ADL. La sensazione è che per definire la querelle non si attenderà il 20. Trapela informalmente il concetto che «finché Sousa non recede, sarà il nostro allenatore e non cercheremo altri», però la Salernitana indice casting a fari spenti.

L'identikit? Un allenatore che dia bel gioco, di personalità e appeal internazionale da far valere sul mercato. Rino Gattuso è candidato forte e avrebbe dato disponibilità a discutere. Con lui c'erano stati sondaggi già a gennaio 2022 e poi per il post Nicola. È contrattualmente libero, desidera tornare a ringhiare in A dopo il prematuro addio al Valencia, è rimasto nel cuore dei salernitani per l'avventura da giocatore del 98/99 e soprattutto accenderebbe il derby, non essendosi lasciato benissimo con De Laurentiis. Il rapporto trentennale con De Sanctis fa il resto: mossero i primi passi insieme in U21 nel '97, fino ai Mondiali 2010.

Sul taccuino pure Andrea Pirlo. Salutato il Karagumruk, il «maestro» attende una chance in Italia. Sabatini lo aveva scelto per sostituire Colantuono ma tutto si arenò per divergenze non economiche. Lo assiste Tullio Tinti, che dovrà spostare Bonazzoli altrove. Salerno sarebbe destinazione a lui gradita. Vuol tornare in patria anche Vincenzo Montella dopo aver portato l'Adana Demirspor al quarto posto. È in scadenza, gli è stato offerto il rinnovo ma si è preso una settimana per decidere. Chissà perché. La scorsa estate con i turchi vinse il triangolare Angelo Iervolino all'Arechi e Danilo mostrò apprezzamento; a gennaio scorso fu tra i tanti a trattare con la Salernitana ma le difficoltà nel liberarsi dall'Adana frenarono tutto. L'ex aeroplanino ha allenato Ribéry a Firenze: la possibilità di riabbracciarsi nello staff può fare da propulsore. Occhio agli outsider come De Rossi, Donadoni e il 34enne Francesco Farioli, libero dopo l'avventura all'Alanyaspor. È stimato ma ha richieste in Inghilterra e Portogallo. 

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