«Il tifoso ha sempre ragione». Aurelio De Laurentiis lo ritiene un cliente da coccolare e abbracciare in questo storico momento per il Napoli, volendo dare ulteriore forza alla squadra lanciatissima verso la conquista del terzo scudetto. «Il tifoso ha sempre ragione», detto dal presidente con un sorriso nella sala conferenze dello stadio di Francoforte alla vigilia della sfida Champions contro l'Eintracht. Con questo messaggio distensivo si sono spente le polemiche della scorsa estate, accese da chi invitava De Laurentiis a trasferirsi armi e bagagli a Bari e chi - le solite manine - esponeva striscioni di contestazione per operazioni di mercato che in tempi brevissimi si sono rivelate vincenti. E il presidente, nei ritiri di Dimaro e Castel di Sangro, si era presentato soltanto una volta al campo di allenamento, quando seguì l'ultima amichevole in panchina, sotto gli occhi del presidente federale Gabriele Gravina, con cui ha ricostruito un rapporto: c'era una brutta aria.
Che l'aria sia cambiata intorno a De Laurentiis si è già visto nelle scorse settimane. Dopo la vittoria sulla Roma all'esterno del Maradona la sua auto fu assalita di tifosi in delirio che urlavano “La capolista se ne va” e lui si divertiva a dirigere il coro.
Adesso è il momento dello scudetto sul campo, del tricolore da cucire sul lato sinistro delle maglie. Ed è il momento di stringersi intorno a Spalletti e agli azzurri: nessuno deve stare più dall'altra parte.