Napoli: De Laurentiis ha esonerato "solo" quattro allenatori a campionato in corso

Rudi Garcia è il decimo allenatore ingaggiato dal patron della Filmauro

De Laurentiis
De Laurentiis
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Martedì 10 Ottobre 2023, 18:07
2 Minuti di Lettura

Al momento se ne contano esattamente dieci. Almeno finora. Rudi Garcia è il decimo allenatore dell'era De Laurentiis. Il patron della Filmauro da quando è salito sulla tolda della nave, ha avuto alle sue dipendenze dieci nocchieri alla guida del suo Napoli. Si è partiti da Gian Piero Ventura, all'alba del ventennio di Adl da patron azzurro, e si è arrivati a Rudi Garcia che ha sostituito Luciano Spalletti sulla panchina azzurra con la pesante eredità del titolo di campioni d'Italia da difendere.

A conti fatti, DeLa non è un mangia allenatori ma certamente ha fatto sempre sentire il suo peso a chi guidava la carovana azzurra. In diciannove anni alla guida del club, infatti, il presidente del Napoli ha utilizzato soltanto quattro volte la mano pesante dell'esonero a campionato in corso. È capitato proprio all'inizio con Ventura, sostituito da Edy Reja, si è ripetuto con Roberto Donadoni che prima ha sostituito proprio Reja e poi, la stagione successiva dopo sette partite gli è subentrato Walter Mazzarri. Fino ad arrivare al ribaltone con Carlo Ancelotti, subito dopo la vittoria in Champions con il Genk (4-0) che valse la qualificazione degli azzurri agli ottavi di finale della coppa dalle grandi orecchie, ma con la squadra che traccheggiava in settima posizione in campionato (21 punti in 15 giornate). Era il 10 dicembre del 2019 ed al posto di Re Carlo arrivò il suo ex discepolo, Rino Gattuso.

Da allora, l'esercizio dell'esonero non è stato più usato da Aurelio De Laurentiis. Oggi però Garcia vive una situazione ballerina. Il tecnico, reduce dal brutto ko con la Fiorentina, è sulla graticola. Le parole di De Laurentiis alla Luiss confermano che sono in atto delle valutazioni sull'operato dell'allenatore da parte del patron della Filmauro. L'ultima parola spetta come sempre a lui.

© RIPRODUZIONE RISERVATA