Kvaratskhelia, la carica dei tifosi dalla Georgia: «Ora Napoli è casa nostra»

«Pazzi di Napoli, ci hanno regalato buoni sconto per la pizza»

Il gruppo di tifose dalla Georgia
Il gruppo di tifose dalla Georgia
di Bruno Majorano
Venerdì 26 Maggio 2023, 07:20 - Ultimo agg. 27 Maggio, 09:04
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Erano in duecento, anche domenica per la gara contro l'Inter. I tifosi georgiani arrivati a Napoli per seguire la partita del loro idolo e connazionale Khvicha Kvaratskhelia. Sono arrivati sabato sera con il charter organizzato dalla Crocoairways, società che si occupa di tutto: dal volo all'hotel, fino ai biglietti per il Maradona. Perché il piatto forte è ovviamente la partita. Le seguono dall'inizio della stagione e a Fuorigrotta oramai si sentono a casa. Perfino Kvara li ha voluti ringraziare postando sui social una foto dello spicchio del settore del Maradona con i tifosi georgiani.

«Ho visto Kvara giocare per la prima volta a 14 anni ed ora provo un grande senso di orgoglio quando vedo che è a questo livello», racconta Nugo Otinashvili che domenica era in tribuna. «Guardarlo giocare ti fa innamorare ancora di più di uno sport che già ami da tempo». Ma non è tutto, perché la sinergia che si è creata tra i tifosi georgiani e i napoletani è davvero unico. «Sono rimasto colpito dal grande amore dei napoletani», spiega Roin Phutkaradze. «Durante questi giorni a Napoli ho camminato per le strade con grande orgoglio ed ero veramente felice di rappresentare la nazione di Kvara. I fan di Kvara sono fuori dal normale. Non posso far altro che ringraziare Kvara e Napoli per tutto questo». Insomma, un legame fortissimo tra due popoli uniti da un solo calciatore. «I napoletani ti fanno sentire a casa. In ogni parola, segno o espressione del volto puoi notare che hanno qualcosa in comune con noi», aggiunge Nugo Otinashvili. «Probabilmente non dimenticherò mai le emozioni vissute al momento in cui i napoletani ci hanno visto con le bandiere della Georgia», dice ancora emozionata Elene Vardidze. «Dopo la gara tantissimi tifosi ci hanno fermato per strada per chiederci una foto o per scambiare le nostre bandiere con quelle del Napoli.

Addirittura ci hanno regalato dei buoni sconto per mangiare la pizza non appena hanno capito che venivamo dalla Georgia come Kvara».

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A diventare «napoletane» di adozione sono anche Mariam Gogitidze e Tea Dadiani che si occupano del viaggio e dell'organizzazione di tutto il gruppo. «Crocoairways è come una grande famiglia e badiamo a ogni minimo dettaglio: dal viaggio a quello che c'è attorno. È una festa fatta di canti balli e ovviamente divertimento», spiega Mariam che ha accompagnato i 200 georgiani allo stadio in occasione della gara del Napoli contro l'Inter. «Essendo una persona appassionata di viaggi e sport, mi sento molto onorato di far parte di questo progetto. Essere in grado di facilitare l'organizzazione di viaggio e pernottamento per i tifosi che sono desiderosi di supportare la loro squadra e allo stesso tempo vivere l'esperienza della cultura di Napoli è molto appagante», aggiunge Tea. 

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