Mercato, il Napoli investe più di tutti:
«E ora non chiamatelo Pappone»

Mercato, il Napoli investe più di tutti: «E ora non chiamatelo Pappone»
di Delia Paciello
Sabato 1 Febbraio 2020, 07:19
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Alla fine della finestra di calciomercato di gennaio i napoletani non potranno di certo urlare la solita frase: «Caccia e’ sord’, Pappone». E infatti altro che mercato di riparazione: nessuna squadra in Italia ha speso di più del Napoli, secondo in Europa solo all’Hertha Berlino. Ben 65,5 milioni circa investiti da De Laurentiis, cifre mai viste nella storia del club a metà stagione. In Serie A quanto a spese segue la Juventus con circa 35 milioni, solo 21 per l’Inter che per le Tv nazionali insieme alla Fiorentina l’ha fatta padrona sul mercato. «Una volta che facciamo un mercato importante nessuno ci dà merito, parlano sempre delle stesse squadre»; «Le solite Tv del nord che non ci danno mai spazio», scrivono i tifosi azzurri sui social. E si alza la polemica: «Saranno contenti ora che il Napoli fa male in campionato. Siamo stati gli unici a dar fastidio alla Juve negli ultimi anni ma nessuno ci nominava mai», incalza qualcuno.

Ma c’è chi non è mai contento: «Abbiamo preso questi giocatori perché devono andare via i nostri: ci stiamo ridimensionando»; «Prendiamo solo calciatori di seconda fascia, e poi l’Inter prende i campioni». Qualcuno si scaglia addirittura contro i nuovi arrivati, e al loro annuncio ufficiale da parte del profilo Twitter della società si scatenano: «È arrivato Petagna, ma non vantiamocene»; «Ormai prendiamo i giocatori della Spal»; «La vera domanda è: perché?»; «Vergogna, rinnovate Mertens»; «Giuntoli un disastro»; «Non vogliamo fascisti e Salviniani in una squadra di calcio», continuano i napoletani sui social. Altro che benvenuto insomma, ma per ora l’attaccante resterà in prestito a Ferrara. Non è stato di meno tuttavia per gli altri.

Anche Politano, da tempo obbiettivo di Giuntoli, non è di certo stato accolto a braccia aperte da gran parte della piazza: «Se era buono l’Inter e la Roma lo facevano venire a Napoli!?»; «Bene, ora puoi aiutare Tommaso a pulire le caffettiere»; «Si preannuncia un grande flop»; «E come mai non è andato alla Roma?». Secondo le ultime ricostruzioni tuttavia ci sarebbe stato un accordo firmato già a dicembre con il Napoli, che ha bloccato la trattativa dei giallorossi. Per molti in ogni caso non è un grande innesto, ma per fortuna non è opinione di tutti.

Lobotka invece è stato subito preso di mira da tante ironie: c’è chi nota una certa somiglianza con Gigi D’Alessio, chi invece fa focus sulla pancia. «Dove ci avviamo? Un altro chiattone»; «Ma ce la fa a correre?»; «Rimettiti presto in forma, wagliò», si legge sul web. E poi l’altra faccia della medaglia: «E lui è stato preso per sostituire Allan?», chiede qualcuno con un alone di terrore. Poi Rrahmani, per molti un giocatore non all’altezza, e Demme che invece desta qualche simpatia per la sua storia da amante della maglia azzurra ed estimatore di Gattuso. Ma tutto sommato, oltre le solite critiche, c’è chi sorride sotto i baffi.

Perché l’evidenza è quella di un club che investe e che non vuole assolutamente stare così in basso in classifica, e la promessa ora è quella di lottare fino alla fine per guadagnare la zona Europa League. Almeno, si spera. E poi, nessun limite alla provvidenza. C’è chi alla luce dei nuovi arrivi e della grinta ritrovata nelle ultime gare in campionato spera per la Coppa Italia, mai stato traguardo tanto ambito negli ultimi anni. E poi l’utopia della Champions, del grande match col Barcellona: poche chiaramente le aspettative, ma resta ancora un piccolo spazio dedicato ai sogni.

E allora benvenuti Demme, Lobotka, Politano. E a presto Petagna e Rrahmani. Così si spera che a fine stagione ci sia un Napoli sorridente, di chi nonostante tutto è riuscito ancora a vincere una sfida. Certo non quella di inizio campionato, ma quella che si è riproposta a stagione in corso. Non un Napoli ridimensionato dunque, magari rinnovato. Di quelli che possa far continuare a sognare i tifosi azzurri.

 
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