Chi sarà il nuovo allenatore del Napoli? rispunta l'ipotesi Sergio Conceiçao

Il tecnico portoghese è tentato dalla chiamata di una big europea

Sergio Conceiçao
Sergio Conceiçao
di Bruno Majorano
Martedì 23 Maggio 2023, 00:00 - Ultimo agg. 24 Maggio, 08:42
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A De Laurentiis sembrerà quasi si essere tornato all’era del cinema. Perché per scegliere l’allenatore che verrà nel dopo Spalletti può iniziare un vero e proprio casting. D’altra parte individuare il nome del sostituto dell’allenatore che ti ha fatto vincere lo scudetto dopo 33 anni di attesa, non è certo operazione semplice. De Laurentiis è un tipo dalle idee chiare e non ha alcuna intenzione di farsi trovare impreparato per l’inizio della stagione, e per questo si guarda intorno con attenzione. 

Ci sono due nomi che più di tutti stuzzicano la fantasia del presidente del Napoli. Vincenzo Italiano (45 anni) e Thiago Motta (40 anni). Il primo è un profilo che piace a De Laurentiis dalla prima ora, ovvero da quando ha traghettato lo Spezia in serie A vincendo i playoff nella torrida estate del 2020. Lo avrebbe preso anche prima, ovvero quando Spalletti era solo una lontanissima ipotesi. Per questo motivo andò anche negli spogliatoi del Maradona dopo il primo Napoli-Spezia della stagione 2020-21 per fare i complimenti a quel giovane allenatore dal gioco divertente ma concreto. Sì, perché il 4-3-3 di Vincenzo Italiano sarebbe l’ideale per proseguire nel solco tracciato da Sarri prima e Spalletti poi. Con le sue idee ha portato la Fiorentina alla doppia finale: coppa Italia (domani contro l’Inter) e Conference (il 7 giugno contro il West Ham a Praga). Per non parlare della valorizzazione degli uomini come Vlahovic, esploso in appena 6 mesi di lavoro a Firenze per poi essere strapagato dalla Juventus. Il suo contratto scade nel 2024, ma la Viola ha un’opzione per prolungare l’accordo fino al 2025. 

E poi c’è Thiago Motta, emergente e in rampa di lancia.

Ha raccolto il Bologna del post Mihajlovic e l’ha portato in alto grazie a idee chiare e un gioco divertente. Anche lui propone un 4-3-3 e ha un accordo fino al 2024 senza clausole per un’eventuale uscita. A differenza di Italiano ha un glorioso passato da calciatore (uno su tutti: il Triplete con l’Inter nel 2010) ma una più recente carriera da allenatore. È un giovane a cui piace far girare velocemente il pallone e andare subito in verticale. Sa lavorare con i giovani e sa valorizzare i giocatori di qualità. 

Ma un casting che si rispetti non può essere ristretto a soli due nomi. E allora seppur Italiano e Thiago Motta siano leggermente favoriti, ci sono anche altri profili che piacciono a De Laurentiis. Uno straniero che già in passato era stato accostato al Napoli è Sergio Conceiçao. Il portoghese è in uscita dal Porto dove ha già scritto pagine importanti della sua carriera da allenatore ed è tentato dalla chiamata da parte di una big europea. Il Napoli è alla finestra, mettendo sul piatto non solo il titolo di campione d’Italia, ma anche un comodissimo posto in prima fascia al prossimo sorteggio della fase a gironi della Champions League 2023-24. L’altro straniero che potrebbe fare capolino è Rafa Benitez, una sorta di «prezzemolino» che ritorna sempre quando c’è da pensare a un allenatore nuovo per il Napoli. Questo perché il rapporto tra lui e De Laurentiis non si è mai diradato nel tempo e il patron lo considera un ottimo amico al quale rivolgersi anche solo per qualche consiglio valido. 

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Poi ci sono quelli che al momento sono sullo sfondo, ma che non per questo devono essere accantonati. Uno su tutti: Gian Piero Gasperini, che è pur sempre un vecchio pallino di De Laurentiis. Certo, il suo nome non infiamma la piazza visti i rapporti burrascosi con Napoli, ma non per questo sarebbe da escludersi a priori. Un po’ come Antonio Conte che dopo l’avventura al Tottenham si è preso un periodo di paura con l’idea di tornare ancora più carico di prima. È un vincente, è uno che non sa cosa sia il lavoro leggero e tiene sempre sulla corda i suoi giocatori. Più sfumato c’è Raffaele Palladino: un altro giovane che si è affermato in stagione con il Monza. Ma al momento il suo profilo sembra essere il più debole di tutti. 

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