Ci si può arrabbiare per la sconfitta, per la serie positiva - 9 vittorie di fila tra campionato e Champions - interrotta. Ma sia chiaro: non è stata la caduta degli dei. Anche in un esaltante percorso come quello che sta portando avanti il Napoli possono arrivare ko che nulla tolgono alla solidità e alla bellezza della squadra. Che, però, è inevitabilmente appannata, almeno in alcuni suoi elementi, sotto l'aspetto fisico e mentale perché il dispendio di energie è notevole.
Si è visto nella reazione dopo il gol di Vecino, a cui ha fatto un infelice assist il migliore assistman del campionato, Kvara.
I Superoi sono sempre qui, però anche loro hanno un tratto umano e dunque avvertono il bisogno di tirare il fiato. Le soluzioni a disposizione di Spalletti sono tante e collaudate. Una mini rotazione di giocatori potrà aiutare ad affrontare meglio la fase decisiva della stagione: il 15 marzo c'è anche la seconda partita contro l'Eintracht Francoforte e guai a sentirsi già in tasca la qualificazione ai quarti di finale. E guai, soprattutto, a cambiare umore in città, a intravedere fantasmi che non ci sono. Perché questo Napoli resta più forte di tutti.