Non sarà la partita verità questo Napoli-Milan per Rudi Garcia. Semplicemente perché tutte le gare dicono la loro verità. «Fin qui è che volevamo vincerle tutte per essere più su del quarto posto in campionato o del secondo in Champions» ha detto l’allenatore francese in conferenza. «Tutte le 13 partite giocate sono partite verità, lo sarà anche domani con il Milan. Ci giochiamo la gara in casa contro un avversario diretto: abbiamo gran voglia di vincerla e allungare la striscia positiva. Solo vincendo due o tre gare di fila in campionato si può migliorare la classifica».
Ma come si ferma il Milan? «Loro sono forti, ma anche le nostre catene di destra e sinistra sono di qualità, quindi preferisco soffermarmi sui nostri pregi. Il Milan di oggi non è quello dello scorso anno. Non vedremo le stesse gare viste un anno fa. Leao è un ottimo calciatore, ma il Milan non è solo lui: c’è Pulisic, c’è Giroud, dobbiamo pensare a tutti i calciatori. Lite con Pioli? È storia vecchia, erano altre squadre, altre esperienze. Lui è un ottimo allenatore, oggi c’è solo questo» ha detto Garcia. Che vuole allungare la striscia positiva dopo le ultime due vittorie: «Non ho mai avvertito una mancanza di fame in questa squadra fin qui. Tutti sono motivati e danno il meglio, io devo spingerli per migliorare e fare di più ma sono contento del loro atteggiamento.
Il Napoli titolare è già nella testa di Garcia, che ritrova Anguissa tra i calciatori a disposizione. «Cajuste a Verona è stato tra i migliori, a Berlino non è stata la stessa cosa ma non manca la mia fiducia in lui. Ce l’ha al 100%. Anche Elmas ha fatto bene a Berlino. Anguissa lo recupereremo, ma non ha i 90 minuti nelle gambe. Gli serve un po’ per ritrovare il ritmo», ha spiegato il francese «Raspa o Simeone? Tutti e due. Sono felice per il gol di Jack a Berlino ma anche il Cholito è importante per noi, può esserlo anche domani. Kvaratskhelia non gioca meglio con Mario Rui rispetto a Olivera. È semplicemente tornato al suo livello e può fare la differenza. I nostri esterni sono forti e decisivi, lui e Politano stanno decidendo le partite, per questo partono spesso titolari». Il gioco sarà ancora una volta sotto i riflettori: «Ma le critiche non mi interessano, l’importante era vincere a Verona, a Berlino e anche domani. Se vinciamo anche così allora quando giocheremo una grande partita con continuità sarà ancora più semplice vincere».