Napoli, movida violenta: «Due branchi in azione, un'altra notte di sangue»

I video delle violenze rimbalzano in maniera virale in rete

Rissa e spari al McDonald's
Rissa e spari al McDonald's
di Giuseppe Crimaldi
Lunedì 30 Ottobre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 17:22
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Il litigio, seguito da parole pesanti, poi la rissa a colpi di mazze da baseball, infine i colpi di pistola. Per comprendere a quale allucinante follia si possa arrivare in un qualunque sabato di movida - l'ennesimo sfociato nel sangue - basta ricostruire i momenti drammatici che si sono vissuti poco prima dell'alba all'esterno del Mc Donald's di Sant'Anastasia. Quando la febbre del sabato sera si trasforma in delirio. Pesante il bilancio finale: con due feriti ricoverati in ospedale, uno dei quali in serie condizioni dopo essere stato raggiunto da un colpo di pistola che gli ha reciso l'arteria femorale. Indagine lampo dei carabinieri: arrestati con l'accusa di concorso in tentato omicidio un 45enne già noto alle forze dell'ordine e il figlio 23enne.

Ma non è tutto. Perché l'altra notte sono accaduti altri fatti molto gravi: il primo a Napoli, dove un nordafricano è stato accoltellato, e il secondo a Portici, dove un agente della polizia locale ha subito contusioni dopo un'aggressione. 

Le cinque del mattino, siamo all'esterno del Mc Donald's di via Palmentola, Sant'Anastasia. Nonostante l'ora ormai quasi mattutina fuori al locale c'è ancora tanta gente. All'improvviso si scatena una lite che coinvolge i componenti di due comitive. Dalle parole si passa in breve ai fatti, e tutto accade - stando alla prima ricostruzione degli inquirenti - per il mancato rispetto di una fila alla cassa.

Si scatena il parapiglia: colpi, calci, cazzotti, poi spuntano alcuni protagonisti armati addirittura di mazze da baseball. Se le suonano di santa ragione, fino a quando qualcuno tira fuori una pistola e inizia a sparare: almeno quattro, cinque esplosioni. Il fragore dei colpi viene registrato anche da alcuni presenti in zona, che registrano la successione della rissa con i propri cellulari riprendendo la scena che verrà poi puntualmente pubblicata su TikTok e altri social sul web. L'uomo con la pistola viene identificato (anche grazie alle immagini della videosorveglianza) in Salvatore Iasevoli, 45enne di Pomigliano d'Arco: è accusato di tentato omicidio. Iasevoli un anno fa sarebbe finito in un'altra inchiesta che lo vedeva indagato. In cella anche il figlio Stefano Iasevoli.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il 45enne sarebbe intervenuto dopo che il figlio lo aveva chiamato chiedendogli aiuto nel corso della rissa. L'uomo, armatosi, avrebbe poi raggiunto il Mc Donald's sparando ai rivali del figlio. 

 

Le immagini postate dimostrano la drammaticità di ciò che è successo: le urla disperate di chi fugge, i lamenti dei feriti e una lunga scia di sangue sul terreno dello scontro. Nel fuggi fuggi generale spariscono tutti, compreso lo sparatore e i suoi complici. E mentre sul posto arrivano le pattuglie dei carabinieri, in ospedale si presentano due ragazzi di 24 e di 22 anni, entrambi del posto. Il primo, in gravi condizioni, all'ospedale del Mare: ha ferite d'arma da fuoco alla coscia, la femorale recisa e ha perso molto sangue; il secondo giunge invece al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori di Acerra, non in pericolo di vita. 

Video

Le indagini dei carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna guidata dal maggiore Pietro Barrel scattano immediatamente, e consentono di individuare e fermare il 45enne. Vengono acquisiti i filmati e le registrazioni dei sistemi di videosorveglianza interni ed esterni al locale, e gli investigatori hanno subito un quadro molto preciso di ciò che è accaduto poco prima. Da quei fotogrammi risalgono anche al presunto sparatore, che viene portato in caserma, dove poi sarà interrogato dal magistrato inquirente della Procura di Nola di turno ieri. Al momento restano serie le condizioni del giovane ferito dal proiettile, mentre migliora il secondo, al quale è stata diagnosticata una forte commozione cerebrale.
I video della violenza rimbalzano in maniera virale in rete: è il fascino perverso della violenza, che si trasforma in orribile show esibito sul web. Alcuni di questi video sono stati recapitati al deputato di Alleanza Verdi Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, che commenta con la referente di Europa Verde di Sant'Anastasia Ines Barone: «Immagini sconcertanti, dalle quali si vede come i protagonisti di questo episodio non si siano fatti scrupolo di sparare tra la gente in un luogo affollato di giovani. Scene da far west urbano che non possono essere più tollerate e dimostrano quanto la violenza sia oramai fuori controllo. Aspettiamo ancora che vengano installate le telecamere sulle strade principali e, nel frattempo assistiamo attoniti al fatto che Sant'Anastasia sia sempre più sotto assedio di criminali e violenti senza scrupoli». 

Verso le tre dell'altra notte a Napoli, in via Armando Diaz un marocchino è stato accoltellato più volte al petto. Un'aggressione altrettanto misteriosa, dietro l'aggressione potrebbe esserci solo uno sguardo di troppo a una donna. A colpirlo, per tre volte, sarebbe stato un italiano. Il ferito, trasportato all'ospedale Pellegrini, prima si è fatto dimettere per poi tornare, dopo essersi sentito male: per lui una prognosi di 15 giorni. Indagano i carabinieri della compagnia Napoli Centro.

E si arriva così a Portici, dove per il terzo week piazza Poli, altro crocevia della movida, si trasforma in un campo di battaglia. Ennesima rissa tra due bande di minori: una locale e l'altra proveniente dalla vicina Ercolano. Si tratta di under 14 che, per uno sguardo di troppo, hanno cominciato a darsele di santa ragione. Pugni e cazzotti, ma ad averne la peggio è stato un agente della Polizia Municipale che per dividere i litiganti è stato colpito al braccio e al viso. L'agente è stato medicato in ospedale con una prognosi di qualche giorno. Solo due pattuglie di vigili, nella movimentata serata, inviati dal vice comandante Luisa Nocerino che ha dovuto sopperire all'emergenza, nonostante la mancanza di risorse.

(ha collaborato Francesca Mari

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