Napoli-Real Madrid, tornano le notti magiche in Champions League

L'ultima grande vittoria un anno fa contro il Liverpool

Khvicha Kvaratskhelia un anno fa col Milan
Khvicha Kvaratskhelia un anno fa col Milan
di Bruno Majorano
Lunedì 2 Ottobre 2023, 19:15 - Ultimo agg. 3 Ottobre, 05:55
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L'ultima volta è finita con le lacrime. Quelle di Kvara per il rigore sbagliato che di fatto non ha portato almeno ai supplementari la doppia sfida con il Milan. L'ultima notte di Champions League al Maradona è stata quella dei quarti di finale nel derby italiano della passata stagione. Quella sera non bastò la zampata di Osimhen (gol del pareggio, 1-1) per trascinare gli azzurri condannati dalla vittoria del Milan nella gara di andata. 

E allora il popolo napoletano riparte proprio da lì. Da quella serata, da quell'amarezza, ma anche da quella voglia di Champions che non è sfumata nemmeno in questi mesi con l'addio di Spalletti e l'arrivo di Garcia sulla panchina azzurra. Contro il Real Madrid dei campionissimi non potrà essere una serata come le altre.

Servirà il grido del Maradona, quello rumoroso, quello che fa tremare lo stadio. 

Ma le notti di Champions sono quelle in cui il Napoli si mette l'abito buono. Lo più bella dello scorso anno è stata certamente quella contro il Liverpool, all'esordio stagionale, quando gli azzurri fecero subito capire il loro valore e la loro forza. Andando indientro nel tempo, poi, la meravigliosa serata del 2012, agli ottavi di finale contro il Chelsea, quando quel 3-1 di fatto illuse il popolo napoletano in vista della gara di ritorno di Londra, purtroppo amara. 

Prima c'era stato il grande esordio, quello storico: settembre 2011, Napoli-Villarreal, con la netta vittoria (2-0) degli azzurri. Poi il pari con il Bayern e il successo contro il Manchester City che spalancarono le porte degli ottavi di finale alla squadra allenata da Mazzarri. 

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Tra le delusioni maggiori, la vittoria contro l'Arsenal nel 2013, quando il Napoli pur battendo i Gunners fu eliminato dal girone con 12 punti, gli stessi degli inglesi e del Borussia Dortmund che però andarono avanti grazie a una migliore differenza reti.

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