Napoli-Real Madrid 2-3, l'orgoglio dei campioni d'Italia: «Alla pari»

L'amarezza di Meret dopo la sfortunata autorete

Il gol della vittoria di Federico Valverde
Il gol della vittoria di Federico Valverde
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Mercoledì 4 Ottobre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 18:40
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Da una parte la consapevolezza di avere giocato - a tratti - alla pari con una squadra stellare come il Real Madrid. Dall'altra la rabbia di non essere stati capaci di battere cassa quando le Merengues sembravano essere in affanno per non dire alle corde. Tra i protagonisti - in positivo - della super sfida di ieri al Maradona tra Napoli e Real c'è sicuramente Matteo Politano. L'attaccante azzurro è stato uno dei più propositivi in attacco, ha cercato subito di impensierire Kepa, ha sfornato più di un traversone interesante dalle parti di Osimhen ed ha costretto uno come Camavinga a limitare le scorribande su quella stessa fascia in direzione opposta. Difficile analizzare una sconfitta arrivata poi su una sfortunata autorete. 

Politano prova a riavvolgere il nastro di una gara dai mille volti che il Napoli non ha saputo capitalizzare nel suo momento migliore.

L'amarezza è tanta. «Dopo una bella partenza - ha ammesso l'attaccante - abbiamo avuto 10 minuti di blackout dove abbiamo concesso le due reti di Vinicius e Bellingham». L'ex Sassuolo mastica amaro per una ripresa giocata dagli azzurri in maniera veemente che però ha lasciato il Napoli soltanto con un palmo di naso ed ai galacticos l'intera posta in palio. «Nel secondo tempo abbiamo dominato la partita - tuona - E per 20 minuti il Real Madrid non è uscito dalla propria metà campo». Una pausa e aggiunge. «C'è tanta amarezza per questa sconfitta. Ma dobbiamo continuare su questa strada». Politano non risparmia autocritiche, ammettendo anche che la squadra ha commesso degli errori in fase realizzativa. «Potevamo fare sicuramente meglio - conclude l'esterno offensivo - Soprattutto sotto porta dove abbiamo avuto più occasioni. Il Real resta una grandissima squadra e oggi abbiamo giocato al loro stesso livello». Effettivamente nella ripresa, le occasioni di Kvaratskhelia e Zielinski hanno strozzato in gola l'urlo del gol ai 55mila del Maradona. Ma tant'è. Per uno strano scherzo del destino Politano è stato sostituito al 25’ della ripresa (al suo posto Elmas) e con la sua uscita il Napoli ha pagato dazio su quella fascia. Ma l'attaccante si concentra su quello che poteva essere e non è stato. Ma non è detto che non accada. Soprattutto se il Napoli gioca sempre una ripresa come quella con il Real Madrid. «L'amarezza c'è - conclude il calciatore - ma c'è anche la consapevolezza che ci manca davvero poco per uscire felici da notti così». Politano e non solo.

Anche Piotr Zielinski è stato tra i protagonisti assoluti della notte contro i Galacticos. Il polacco ha giocato come sempre a tutto campo nella terra di mezzo, ha messo lo zampino sul rigore e poi si è preso la responsabilità di andarlo a calciare, pareggiando momentaneamente i conti. Anche lui però è stato tirato fuori dalla mischia alla mezzora di gioco del secondo tempo. Probabilmente Piotr non ne aveva più. Ma certamente la sua assenza si è sentita in mezzo al campo dove le stelle del Real hanno ripreso a brillare.

 

L'oscar della sfortuna, però, se lo è aggiudicato suo malgrado Alex Meret. Il portiere del Napoli è stato involontario protagonista dell'autorete che ha consegnato i tre punti alle Merengues e la vittoria della truppa di Carlo Ancelotti al Diego Armando Maradona. In un disperato tentativo di intervenire sulla bordata al volo dalla lunga distanza di Valverde, infatti, Alex si è visto carambolare il pallone (che era finito sulla traversa) sul corpo finendo poi in rete. Inutile dire quanta amarezza per una combinazione negativa costata cara al portiere ed al Napoli. Fino a quel momento, Meret aveva provato a fare il suo compito nonostante di fronte ci fossero le stelle del Real ed il Napoli in più di un'occasione - sopratutto nel primo tempo - stava vacillando. Meret era intervenuto bene su Rodrygo, mentre era stato costretto a capitolare prima su Vinicius Junior (per la rete del momentaneo 1-1) e poi sul gran gol d'incontro di Bellingham. Facile immaginare lo sconforto del ragazzo in occasione dell'autorete. Altrettanto facile però immaginare come la squadra si sia stretta intorno al suo portiere negli spogliatoi. 

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