Osimhen, Zielinski e i cortocircuiti del Napoli

Due addii certi a fine stagione, ma di difficile gestione

Osimhen in azione in Coppa d'Africa
Osimhen in azione in Coppa d'Africa
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Mercoledì 14 Febbraio 2024, 16:34 - Ultimo agg. 15 Febbraio, 07:27
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Osimhen ha chiesto e ottenuto un nuovo permesso dal Napoli per rinviare il rientro dalla Nigeria, al termine della Coppa d'Africa. Capiremo nelle prossime ore quando sbarcherà a Capodichino.

Altri suoi colleghi impegnati con la nazionale hanno anticipato il viaggio, lui no. Su Osimhen, a prescindere dalla data di rientro, così come per Zielinski si è creato un cortocircuito all'interno del Napoli. E spieghiamo perché.

Ha rinnovato il contratto, con l'inserimento di una clausola, ma De Laurentiis lo ha congedato nei giorni scorsi, quando ha detto: «Osimhen andrà via a fine campionato». Il presidente è evidentemente certo che arriverà un club straniero con un assegno da 120 milioni di euro.

È questo accordo sottoscritto il 23 dicembre che consente ad Osimhen di non avere il Napoli al primo posto nei suoi pensieri, ovvero di rientrare subito dalla Nigeria (magari anche a bordo di un aereo privato) per giocare la partita col Genoa e tentare di riavvicinare la squadra alla zona Champions? I sostituti di Victor, prima assente per infortunio e poi per la Coppa d'Africa, non hanno fatto bene. Anzi. Osimhen è il migliore realizzatore del Napoli - si fa per dire - con 7 reti pur avendo giocato 13 partite su 23.

Le parole di De Laurentiis sono state pesanti anche per Zielinski, escluso dalla lista Champions perché le sue prestazioni non sono state all'altezza.

Ed ecco che, dopo quelle dichiarazioni, Piotr ha giocato male contro il Milan.

Perché Mazzarri lo ha impiegato allora al Meazza? E quale rendimento potrebbe offrire il polacco se dovesse essere di nuovo schierato? La compattezza della squadra, mai come ora fondamentale per risalire la corrente, è fortemente a rischio.

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