Osimhen, riscatto a Napoli dopo la delusione in Coppa d'Africa

Domani mattina il ritorno a Castel Volturno

Victor Osimhen battuto in finale di Coppa d'Africa
Victor Osimhen battuto in finale di Coppa d'Africa
di Bruno Majorano
Martedì 13 Febbraio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 17:05
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Giù la maschera. Giù le lacrime. Non si dà pace Victor Osimhen. Su quella coppa sollevata al cielo dalla Costa d'Avorio avrebbe voluto metterci le sue mani. Lui, campione d'Italia con il Napoli, capocannoniere della scorsa serie A, il calciatore eletto Pallone d'oro africano per il 2023, il simbolo di un popolo e di tutta la Nigeria. Ma niente. Questa volta è rimasto a bocca asciutta, oltre che con le polveri bagnate. Deluso lui, delusi tutti quelli che si aspettavano un Osimhen tirato a lucido per la coppa d'Africa. Effettivamente il bomber del Napoli si era presentato in Costa d'Avorio con il piglio di chi avrebbe voluto spaccare il mondo. Si è allenato a testa bassa per settimane, non si è risparmiato un attimo e si è messo con il pensiero, focalizzato sull'obiettivo. Ma quel gol all'esordio contro la Guinea ha avuto l'effetto di un timido raggio di sole all'alba, che fa luce ma non scalda. E di fatto da quel momento il pallottoliere di Victor non si è più aggiornato. Un gol in tutta la competizione: bottino troppo magro per il re dei bomber della serie A 2022-23, troppo poco per la Nigeria che in buona sostanza si era aggrappata a Osimhen per riportare a casa la coppa. Niente di fatto. 

A Napoli hanno fatto il tifo per lui, anche da lontano. Ma ora sono tutti pronti a riaccoglierlo. Victor è atteso a Castel Volturno per domani mattina. Il programma prevede l'allenamento con la squadra in vista di una maglia da titolare per sabato pomeriggio, quando al Maradona arriverà il Genoa di Gilardino. Ecco, l'unico modo che Osimhen ha per dimenticare il fretta l'amarezza del ko in finale di coppa d'Africa contro la Costa d'Avorio è ritornare re a Napoli. Le modalità sono molto chiare: perché quando si tratta di prendersi la scena c'è solo un modo possibile, fare gol. D'altra parte è pur sempre quella la specialità della casa di Osimhen. Al momento è fermo ad appena 7 centri in campionato e uno solo soletto in Champions, troppo poco per il capocannoniere uscente della serie A. Ecco perché adesso il suo contributo diventerà determinante per il Napoli ma anche per il futuro del giocatore. L'ultimo regalo del 2023 è stato il ricco rinnovo di contratto che ha firmato con il Napoli e nel nuovo accordo firmato con l'agente Calenda c'è anche una clausola da 120 milioni di euro che di fatto fissa il prezzo del cartellino del nigeriano.

Insomma: chi lo vuole sa quanto costa. Niente sconti per nessuno. Osimhen non andrà via a prezzo di saldo, ma è verosimile (molto verosimile) che andrà via a giugno. Ok, il prezzo è giusto, ma se il giocatore da qui all'estate dimostrerà di valere davvero quella montagna di soldi. I suoi gol possono essere l'unico vero antidoto per il Napoli per uscire da queste sabbie mobili nelle quali partita dopo partita viene risucchiato dalle altre contendenti al quarto posto. Sì, l'accesso alla prossima super Champions League sembra un miraggio, ma quando hai in squadra uno come Victor nulla può mai essere messo in discussione per davvero. O almeno fino a quando l'aritmetica non escluderà il Napoli dalla lotta, Victor rappresenta uno dei pochissimi appigli per continuare a sperare. Si è sfogato nella notte tra domenica e lunedì, ha scaricato la rabbia a la frustrazione per la coppa sfumata, ma allo stesso tempo agli amici ha fatto capire che ora Napoli e il Napoli saranno la sua priorità. Manca dalla fine dell'anno scorso e in questi mesi darà tutto se stesso per onorare la maglia azzurra. 

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