Reina da record! L'ex numero uno del Napoli taglia il traguardo delle mille partite

«Lo scudetto del Napoli è stata una grande gioia, ma quanti rimpianti...»

Pepe Reina con la maglia del Napoli
Pepe Reina con la maglia del Napoli
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Giovedì 25 Maggio 2023, 11:29 - Ultimo agg. 26 Maggio, 07:11
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Che record per Pepe Reina, tra i portieri più forti della storia del Napoli. Lo spagnolo, adesso al Villarreal, ha tagliato ieri sera il traguardo delle mille partite in campo nella partita giocata con il Cadice.  E di queste mille partite, 182 sono state con la maglia del Napoli adosso, per 4 stagioni titolare intoccabile, punto di riferimento del gruppo della Grande Bellezza e della squadra che nel 2018 arrivò seconda con 91 punti. Protagonista prima nella squadra di Benitez e poi con Sarri. È stato uno dei principali motivi di frizione tra Rafa e il presidente De Laurentiis perché il tecnico spagnolo voleva la sua riconferma dopo il prestito del primo anno. Ma con l'arrivo di Rafael il patron azzurro puntò i piedi e così Reina andò al Bayern per una stagione. Poi il ritorno a Napoli, con l'approdo di Sarri: leader indiscusso dello spogliatoio e in campo, una seconda giovinezza dopo le coppe vinte con il Liverpool. 

«Lo scudetto del Napoli è stata una grande gioia.

Peccato che non lo abbiamo potuto vincere noi, perché avrebbe significato la vittoria più importante della nostra carriera, visto che vincere un campionato a Napoli è diverso dal vincerlo in qualsiasi altra parte del mondo. Mi congratulo con loro e spero che non ne arrivi un altro tra altri 30 anni. Mi sarebbe piaciuto viverlo. Abbiamo vissuto una Coppa in modo incredibile… ed è stata solo una Coppa! Immagina cosa significa un campionato. È un peccato che non sia accaduto quando c’ero io».

Legatissimo a Napoli, oltre che alla squadra: perché quando era al Bayern Monaco (dove ha vinto il primo campionato della sua carriera) ha preferito stracciare l'accordo e tornare al Napoli, per guadagnare di meno, non lottare per la vittoria in Champions ma sentirsi di nuovo importante. A Napoli ha vinto solo la Coppa Italia, in un giorno tristissimo, quello della morte di Ciro Esposito. È un concentrato di sentimenti questo ragazzo dal fisico possente e dallo sguardo tenero. «Sono venuto per Benitez qui ma poi ho conosciuto Napoli e me ne sono innamorato: anche io sono un uomo del sud e i napoletani mi assomigliano tanto». Parlando a Sport Today su Bbc World Service, ha dichiarato: «Mi sento molto grato e molto fortunato perché amo quello che faccio. Questo è l'unico segreto, la dedizione, essere il più professionale possibile». 

«Ho ancora i sentimenti nella tua pancia prima delle partite. Quella bella paura di sbagliare ancora, sentire quella responsabilità. Come calciatore romantico (essere al Villarreal) è stata la fine che potevo solo sognare. Vivere tutti quegli anni lontano da Spagna e tornare nel club che mi ha dato l'opportunità di crescere come giocatore (dopo essere arrivato dal Barcellona). È un finale da sogno per me e la mia famiglia perché anche mia moglie ha una grande famiglia qui e siamo davvero a casa. Voglio andare avanti finché mi vogliono. Finché sono d'accordo per essere d'aiuto con la squadra. Quando decideranno che non sono più di alcun aiuto per il club, almeno in campo, appenderò i guanti al chiodo perché (sarà) chiaramente il mio ultimo club».

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