Rudi Garcia allenatore Napoli, così ha convinto De Laurentiis

Lunedì la presentazione al salone delle feste del Museo del Real Bosco di Capodimonte

Rudi Garcia è il nuovo allenatore Napoli
Rudi Garcia è il nuovo allenatore Napoli
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Sabato 17 Giugno 2023, 08:00 - Ultimo agg. 18 Giugno, 09:00
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Dieci giorni per farlo innamorare. Dieci giorni ci ha messo De Laurentiis per capire che era Rudi Garcia l'uomo giusto a cui affidare il Napoli campione d'Italia. Chissà se gli avrà parlato della Gioconda o della testata di Zidane. Certo, il primo allenatore francese nella storia del Napoli deve aver fatto davvero scoccare la scintilla nel cuore di pietra del patron azzurro. Ovviamente, lo hanno aiutato un bel po' di no e il decisivo tentennamento di Galtier che tutta questa fretta di liberarsi dal Psg (dove guadagna 8 milioni di euro) non sembrava averla. Cosa che, giovedì mattina, ha piuttosto fatto infuriare De Laurentiis. E allora ha virato su un altro transalpino che era da giorni la riserva in attesa: la faccia è quella giusta, le idee e la voglia anche. Garcia non è un sergente ma con De Laurentiis (e con l'ad Chiavelli) ha scambiato più di una telefonata. Quello del Napoli non è un tuffo nel vuoto anche se il francese appare come una specie di ultima spiaggia dopo il cumulo di rifiuti rimediato in queste settimane non proprio degni della squadra che ha vinto il campionato italiano. Tant'è. Una cosa rende onore a De Laurentiis: è rimasto completamente spiazzato da Spalletti, dalla sua decisione di farsi da parte dopo l'anno di tensione vissuto con lui. Era certo che avrebbe cambiato idea, proprio in nome dell'amore per il Napoli e Napoli che rivendica a ogni occasione. Da qui la necessità dell'interminabile casting, delle chiamate a vuoto e delle risposte solo cortesi di vari Luis Enrique, Nagelsmann, Thiago Motta, Conte, persino Italiano. Oltre Galtier, forse quello che si è comportato peggio. E allora, meglio dire di sì a chi ha detto di sì. Senza se e senza ma. 

Ma per essere qui, De Laurentiis è sinceramente convinto di aver preso l'uomo giusto per il suo ciclo. Lo ha trovato «umile, moderno, intelligente». Rudi Garcia gli ha illustrato anche il modo con cui guida gli allenamenti, con la stessa passione e filosofia che poi riversa nelle partite. E i due hanno condiviso anche l'importanza del ritiro estivo e del lavoro quotidiano: musica per le orecchie di De Laurentiis. La stagione tipo delle squadre di Garcia inizia con una preparazione fisica intensiva nel precampionato. Esattamente quello che piace al presidente azzurro. Che detesta amichevoli milionarie dall'altra parte del mondo. Anche ieri - Garcia è a Roma per festeggiare il compleanno di Francesca Brienza, la sua compagna - a chi ha incrociato sul suo cammino ha ribadito di aver spiegato a De Laurentiis di voler «essere coinvolto in tutto». Non verrà per fare la rivoluzione: ha spiegato a De Laurentiis e a Chiavelli che sfrutterà il lavoro fatto da Luciano Spalletti che proverà a sentire nelle prossime ore (il tecnico di Certaldo a metà settimana sarà alla Filmauro per firmare la risoluzione che prevede anche la penale in caso di ritorno in panchina in questa stagione).

Garcia metterà mano il meno possibile al 4-3-3 di Spalletti, lo spiegherà anche a Di Lorenzo con cui spera di parlare subito dopo gli impegni con la Nazionale. 

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Domani dovrebbe essere città: ma non dovrebbe recarsi a Castel Volturno perché ci sono una serie di lavori in corso. Anche per questo la conferenza si terrà in un posto inedito: al salone delle feste del Museo del Real Bosco di Capodimonte lunedì pomeriggio. Ha già fatto capire che non vivrà nella zona del campo di allenamento ma cerca casa a Posillipo. In queste ore si sta definendo anche lo staff che porterà a Napoli, con De Laurentiis che ha ribadito che il preparatore atletico sarà ancora Francesco Sinatti. Una scelta in linea con il tetto degli ingaggi: 3 milioni netti, ovvero 3,9 milioni lordi. Meno di Spalletti. Taglio internazionale ma a costi contenuti. Nessuna pazzia per l'allenatore perché la strategia economica del club continua in linea con le scelte e di contenimento dei costi. E neppure l'allenatore si discosta da questa strategia. 

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