Napoli, altro che nuovo stadio: si renda sicuro il Maradona

Meglio pensare ai problemi dei presente che alla concessione

L'annuncio del rinvio di 30 minuti di Napoli-Cagliari
L'annuncio del rinvio di 30 minuti di Napoli-Cagliari
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Domenica 17 Dicembre 2023, 12:25 - Ultimo agg. 18 Dicembre, 07:31
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Sabato pomeriggio, dopo le forti raffiche di vento, sono stati subito effettuati i controlli sulle strutture dello stadio Maradona per verificare che non vi fossero danni gravi e che Napoli-Cagliari potesse giocarsi. Il rinvio di 30 minuti è stato disposto soltanto per consentire a tutti gli spettatori di raggiungere gli spalti, dato che i  cancelli erano stati aperti in ritardo per ultimare il sopralluogo dei vigili del fuoco.

Ma dopo questo episodio c'è da chiedersi: quanto è sicuro lo stadio dedicato a Diego, con quel terzo anello e quella copertura che risalgono a oltre 33 anni fa, costruiti in occasione del Mondiale '90? È questo il vero tema. Bisogna confrontarsi con il presente e non con il futuro, cioè con quella vendita (o meglio: una concessione per 50 anni perché è improbabile che il consigilio comunale dia il via libera per la cessione di questo bene pubblico) che Aurelio De Laurentiis ha fortemente e pubblicamente sollecitato attaccando palazzo San Giacomo.

 

Lo stadio di Fuorigrotta, inaugurato sessantaquattro anni fa, grazie ai milioni messi a disposizione dalla Regione Campania in occasione delle Universiadi, è stato reso più confortevole.

Ma quanto accaduto sabato pomeriggio deve offrire lo spunto per ulteriori verifiche. 

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