Stadio Maradona, de Magistris cancella
l'evento del 29 luglio: «Troppe polemiche»

Stadio Maradona, de Magistris cancella l'evento del 29 luglio: «Troppe polemiche»
Venerdì 23 Luglio 2021, 15:24 - Ultimo agg. 15:27
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Non si farà l'evento allo stadio Maradona il 29 luglio, organizzato dall'assessore comunale allo Sport Ciro Borriello. Lo ha annunciato il sindaco Luigi de Magistris intervistato al Vg di Canale 21: «Ho molta amarezza, siamo stati rapidissimi a intestare lo stadio a Diego quando è finito. Vedere un dibattito surreale e intossicato in questi giorni perché volevamo fare un altro step, visto che non si può aprire lo stadio ai tifosi. Avevamo pensato di mettere una targa e una scultura, facendo intervenire 500 bambini. E che si è scatenato. Se Maradona deve diventare un messaggio politico e noi protagonisti di una divisione, l'evento non ha ragione di essere. Mettiamo da parte la festa e ricorderemo Maradona solo da punto di vista istituzionale». 

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Il Napoli aveva annunciato che non avrebbe partecipato all'evento del 29 perché due giorni dopo impegnato a Monaco di Baviera nell'amichevole col Bayern e aveva fatto sapere che avrebbe negato l'uso del terreno di gioco. 

L'assessore Borriello ha poi emesso un lungo comunicato sull'argomento: «Sono anni che questa Amministrazione, prima con il conferimento della cittadinanza onoraria a Diego del 5 luglio 2017 e poi con l’intitolazione dello Stadio del 4 dicembre del 2020, pochissimi giorni dopo la sua tragica scomparsa, ha raccontato Maradona come un uomo, un campione che è riuscito con la sua classe ad unire milioni di persone. Da giorni invece un evento per celebrare il suo ricordo è diventato motivo di divisione, contrapposizione e strumentalizzazione, anche politica. Che tristezza ed amarezza. Una targa nel suo stadio è diventata un problema “politico”, un motivo di risentimento. Colorare il prato con la scritta D1OS con centinaia di bambini è diventato un pericolo per il campionato della nostra squadra
del cuore. Diego è sempre stato il campione di tutte e di tutti, soprattutto dei giovani e dei bambini, anche di quelli che lo hanno conosciuto grazie ai filmati e ai racconti dei genitori e dei nonni. A loro, proprio a loro sarebbe stato certamente impedito un momento di gioia e di partecipazione. Si è detto che sarebbe stato un evento elettorale, nulla di più falso. Si è letto addirittura di diffide, di battaglie legali per le statue, di un braccio di ferro con la società sportiva con la quale, invece, sin da giugno c’è stata una fitta e proficua interlocuzione con Alessandro Formisano e che certamente sarebbe stata in prima fila: ci mancherebbe ! Come in prima fila ci sarebbero stati i campioni, le leggende dei due scudetti a cui l’Amministrazione avrebbe voluto consegnare un riconoscimento della Città.
Purtroppo il perdurare degli effetti della pandemia ci avrebbe impedito di dedicare a Diego un momento di partecipazione ancor più vasto con le migliaia di tifosi ad affollare le gradinate del suo Stadio. Ma siamo anche certi che a Diego sarebbe piaciuto molto avere “ accanto” i bambini e le bambine di Napoli. Fa davvero tristezza vedere che una festa che doveva unire, nel ricordo di Diego, tutti quelli che lo hanno amato sia diventata, con un
clima avvelenato, un terreno di assurde divisioni.

L’Amministrazione comunale è quindi costretta a prendere atto che non sono state comprese le motivazioni che avevano orientato la decisione di regalare questa festa alla memoria e al ricordo del suo cittadino onorario, al capitano della squadra dei due scudetti. La festa, l’evento pubblico non si farà esclusivamente per il rispetto che l’Amministrazione nutre da sempre per il suo campione e per tutta la tifoseria che lo ha amato e che non lo dimenticherà mai. Resta l’amarezza per le polemiche strumentali e penalizzanti solo di un ricordo».

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