«La Corte di Cassazione, su conforme richiesta del Procuratore generale, oltre che del mio difensore Elena Lepre, ha annullato senza rinvio la condanna per diffamazione, emessa dal Tribunale di Lamezia Terme e confermata dalla Corte d'Appello di Catanzaro, nei miei confronti su querela dell'allora Procuratore aggiunto della Repubblica di Catanzaro Salvatore Murone». È quanto afferma, in una nota, l'ex pm Luigi de Magistris, già sindaco di Napoli. «Durante una puntata della trasmissione Piazza Pulita su La7 - aggiunge de Magistris - avevo raccontato del sistema criminale sul quale avevo lavorato da pm in Calabria, composto da pezzi di politica, magistratura ed altri apparati dello Stato, con il collante delle logge occulte e parlato della sottrazione di alcune delicatissime indagini, in particolare Why Not, impedendomi in tal modo di continuare a svolgere il mio lavoro».
«Avevo descritto - sostiene ancora de Magistris - fatti ed inoltre riferito di sottrazione di indagini non da parte del dottor Murone che non è stato mai citato durante il dibattito. Una condanna incomprensibile sul piano giuridico, cancellata dalla Corte di Cassazione.
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