Osimhen, l'infortunio è più grave del previsto: il rientro rischia di slittare

Il viaggio in Germania con i tifosi, ma si ferma a Francoforte

Victor Osimhen
Victor Osimhen
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Mercoledì 25 Ottobre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 26 Ottobre, 07:27
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Victor Osimhen è in Germania ma la gara del Napoli l'ha vista per conto suo, da alcuni amici a Francoforte. Motivi personali ma per arrivare in Germania ha scelto un volo particolare, quello che da Capodichino portava i tifosi azzurri a Berlino. Ieri mattina, quindi, sull'aereo pieno zeppo di supporters del Napoli Osimhen ha potuto capire ancor di più la passione che Napoli ha per lui. Tuta grigia, capellino di lana, auricolari. In molti gli hanno detto «firma», altri «non ci lasciare» e «quando torni in campo?». Lui ha sorriso e si è concesso per le foto a tutti. Perché questa è la sua tradizionale abitudine: all'esterno di Castel Volturno non si sottrae se non poche volte alla marea di persone che lo fermano mentre è a bordo della sua jeep verde che è inconfondibile. Talmente disponibile che spesso crea persino dei contrattempi al servizio d'ordine del centro tecnico. In ogni caso, a nessuno ha detto che non andava certo a Berlino (peraltro con un volo che prevedeva lo scalo). E così è nato lo strano tam tam che ha raggiunto la capitale tedesca e che ha spinto qualche tifoso a lasciare la porta di Brandeburgo e raggiungere a piede il quartier generale del Napoli, distante una manciata di chilometri. Attesa vana. Perché Osimhen è rimasto a Francoforte, raggiunto da alcuni amici (ha vissuto a lungo a Wolfsburg) con cui ha trascorso la sua giornata libera, concessa dalla società. 

Chiaro, del giorno libero di Osimhen importa poco a tutti.

Il vero interrogativo, per prima cosa, è sulle sue condizioni. Il punto è che la sua soglia del dolore è assolutamente non normale: nel senso, che fosse per lui sarebbe già in campo, perché non arrivano segnali d'allarme dalla sua coscia. Osimhen non comprende del perché di questi 40 giorni di stop, sottovaluta il problema fisico, perché uno come lui ancora non ha imparato a capire i messaggi che arrivano dai suoi muscoli. Deve fare ancora terapia per un bel po' e poi durante la prossima sosta, ripetere gli accertamenti che hanno portato il Napoli a fermarlo. Perché sennò si sarebbe rischiato lo strappo o l'infortunio ancora più serio. Ma, diciamolo, pensare che già con l'Atalanta possa tornare in campo, è davvero un'opzione positiva. Perché bisogna stare accorti e perché è molto più probabile che si arrivi ad almeno cinquanta giorni prima di rivederlo in campo, senza il rischio di un altro stop. Che sarebbe ancor più un guaio.

 

Intanto, nessun appuntamento fissato tra Calenda e De Laurentiis. Non è un mistero che l'uscita del patron azzurro non sia piaciuta né al suo agente né allo stesso Osimhen che su certe cose ha una rigidità notevole. Le parole del numero uno del Napoli non sono andate a genio. E si rischia davvero che sia la goccia che faccia traboccare ogni cosa. Chiaro, il messaggio social del club voleva rimediare, ma non è riuscito a calmare Osimhen. Che, sostiene, non sia vero che sia stato lui a tirarsi indietro dopo la stretta di mano e l'ok per il prolungamento. Piuttosto, spiegano dall'entourage, è proprio l'intesa su tutto che non è mai stata raggiunta. Poi, le incomprensioni: dal video TikTok alle foto tolte dai social (e mai più riapparse). La situazione non è di quelle che fa dormire sonni tranquilli: senza la firma, il contratto va in scadenza nell'estate del 2025. Tradotto, si fa fatica a pensare che nella sessione estiva il Napoli possa puntare i piedi sul prezzo del cartellino, perché da gennaio del 2025, se non cambia nulla, il nigeriano può persino firmare un altro contratto. A parametro zero. Tutti gli scenari sono possibili, compreso quello del prolungamento. D'altronde Micheli sta proprio lavorando in questa direzione, provando le vie diplomatiche per riuscire a trattenere la stella del Napoli, uno dei suoi candidati al Pallone d'Oro. 

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