Intelligenza artificiale, le strategie di crescita del business sempre più interconnesse

Oltre il 60% delle grandi imprese ha avviato progetti ed utilizza strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale

Intelligenza artificiale, le strategie di crescita del business sempre più interconnesse
Intelligenza artificiale, le strategie di crescita del business sempre più interconnesse
di Guglielmo Sbano
Mercoledì 2 Agosto 2023, 10:00
4 Minuti di Lettura

Oltre il 60% delle grandi imprese ha avviato progetti ed utilizza strumenti basati sull’Intelligenza Artificiale; di contro, ad oggi, solo il 15% delle Pmi è supportata dalla moderna tecnologia. Questi dati, raccolti dal Politecnico di Milano, mostrano l’incidenza di questo fattore sulle possibilità di crescita per le aziende che rinunciano ad unelemento chiave: la velocità, un vantaggio essenziale che l’Ia, oggi inseribile ed applicabile in ogni attività aziendale, mette a disposizione meglio di ogni altra soluzione.

È proprio la velocità, infatti, l’elemento chiave tra i diversi fattori che concorrono alla crescita di un’azienda, e risulta essere anche il primo su cui si basa l’economia moderna, contribuendo alla crescita e alla prosperitàdelle imprese nel tempo. La principale difficoltà è riuscire a trasmettere un nuovo modo di vedere ed affrontare la quotidianità: un esempio tangibile puòessere ricercato nell’utilizzo ottimale dell’infinito volume di informazioni che sempre più spesso non riusciamo a ordinare e governare.

L’importanza dei dati e della loro elaborazione nel mondo imprenditoriale è centrale e l’utilizzo dell’Ia sta portando ad un nuovo livello tutto il mondo dell’elaborazione e dell’analisi dei dati applicata al business, diventando sempre più parte integrante del pensiero strategico e della pratica operativa delle imprese, con impatti rilevanti su prestazioni e costi. 

Un esempio significativo del connubio fra business e innovazione è la partnership strategica tra Gruppo Finservice e Dhiria: «Tutto questo non è fantascienza, ma realtà frutto di risultati concreti ottenuti», ha spiegato Guido Rovesta, Presidente di Finservice. «Proprio grazie a strumenti di intelligenza artificiale, siamo riusciti a migliorare enormemente la qualità del servizio erogato, fattore che ci ha portato oggi ad esser leader non solo in termini di volumi ma, cosa ancor più importante, anche in termini di qualità e sicurezza per i nostri clienti», ha continuato Rovesta. 

«La scelta di creare questa partnership con Dhiria – ha sottolineato il Presidente di Finservice – una fra le società innovative al mondo, nata come spin-off del Politecnico di Milano – comporterà significativivantaggi per i clienti che potranno beneficiare di tutto il potenziale offerto dall’utilizzo di tecnologie basate sull’Ia». 

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Fanno seguito alle dichiarazioni di Rovesta, gli spunti offerti da Manuel Roveri, co-founder di Dhiria e professore ordinario presso il Politecnico di Milano e Vice Direttore del Dipartimento di Elettronica, Informazione e Bioingegneria: «L’intelligenza artificiale è un vero e proprio volano per l’evoluzione dell’universo imprenditoriale. Quando si ha a che fare con i dati, le aziende di tutto il mondo ricercano principalmente sicurezza, precisione e velocità e il fatto di essere tra le prime tre realtà al mondo e l’unica sul territorio italiano ad avere delle soluzioni pronte da offrire alle singole organizzazioni ci riempie di orgoglio e soddisfazione. L‘aspetto innovativo che caratterizza le nostre soluzioni è proprio la capacità di elaborare dati criptati con soluzioni di Ia attraverso la tecnica più sicura di privacy-preserving computation, e cioè l’encryption omomorfico, che permette di ricevere dati criptati dagli utenti e di processarli senza decriptarli in nessun punto dell'elaborazione, garantendo quindi la massima privacy».

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