Spesso si ricorre a versioni modificate di terze parti delle app di messaggistica più diffuse per aggiungere ulteriori funzioni. Tuttavia, alcune di queste mod, pur migliorando le funzionalità, possono nascondere un malware. Kaspersky ne ha identificato una di WhatsApp che non solo offre funzionalità aggiuntive come messaggi programmati e opzioni personalizzabili, ma contiene anche un modulo spyware dannoso.
Il file manifest del client WhatsApp modificato include componenti sospetti (un servizio e un ricevitore di trasmissione) non presenti nella versione originale.
La versione dannosa si è diffusa attraverso popolari canali Telegram, che in alcuni casi contano quasi due milioni di iscritti. I ricercatori di Kaspersky hanno avvisato Telegram del problema. La telemetria di Kaspersky ha identificato oltre 340.000 attacchi che hanno coinvolto questa mod nel solo mese di ottobre. Azerbaigian, Arabia Saudita, Yemen, Turchia ed Egitto hanno registrato il più alto numero di attacchi e, sebbene la maggior parte delle persone sia di lingua araba e azera, il fenomeno interessa anche Stati Uniti, Russia, Regno Unito, Germania e altri Paesi.
Per proteggersi da questi attacchi, gli esperti di Kaspersky consigliano di:
- usare i marketplace ufficiali: scaricare applicazioni e software da fonti ufficiali e affidabili. Evitare gli app store di terze parti, poiché il rischio che ospitino applicazioni dannose o compromesse è maggiore;
- usare software di sicurezza affidabili: installare e mantenere sui propri dispositivi software antivirus e anti-malware affidabili. È necessario eseguire regolarmente una scansione dei dispositivi alla ricerca di potenziali minacce e tenere sempre aggiornato il software di sicurezza. Kaspersky Premium protegge gli utenti da minacce note e sconosciute;
- essere sempre aggiornati e informati sulle ultime minacce informatiche, tecniche e tattiche: è bene fare sempre attenzione a richieste indesiderate, offerte sospette o domande insistenti per ottenere informazioni personali o finanziarie;
- tenere presente che i software di terze parti sono spesso privi di garanzie e tali applicazioni possono contenere impianti dannosi, ad esempio a causa di attacchi alla supply chain.
«Le persone si fidano delle app provenienti da fonti molto seguite, ma i truffatori sfruttano proprio questa fiducia. La diffusione di mod dannose attraverso popolari piattaforme di terze parti evidenzia l’importanza di utilizzare client ufficiali», ha commentato Dmitry Kalinin di Kaspersky.