Le minacce ai Cloud drasticamente aumentate, lo rivela un report di Apple

Le minacce ai Cloud drasticamente aumentate, lo rivela un report di Apple
di Guglielmo Sbano
Mercoledì 13 Dicembre 2023, 12:19
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Apple ha pubblicato uno studio indipendente da cui è emerso che le violazioni di dati sono diventate un fenomeno estremamente diffuso che mette a rischio i dati sensibili e personali dei consumatori in tutto il mondo. Il report, condotto da Stuart Madnick, docente al Massachusetts Institute of Technology, evidenzia come il numero totale di violazioni è più che triplicato tra il 2013 e il 2022, compromettendo 2,6 miliardi di file personali negli solo ultimi due anni, e il trend è peggiorato ulteriormente nel 2023. Questa scoperta fa emergere chiaramente come l’uso di strumenti di protezione efficaci contro le violazioni dei dati archiviati su cloud, come la crittografia end-to-end, sia diventato ancora più essenziale. 

A questo proposito, già dallo scorso anno Apple ha introdotto la Protezione Avanzata dei Dati per iCloud, che utilizza la crittografia end-to-end per fornire il più alto livello di sicurezza dei dati immagazinati nel cloud di Apple, e che gli utenti possono scegliere per proteggere ulteriormente i dati importanti sulla “nuvola”anche in caso di violazione dei dati.

Di default iCloud protegge già 14 categorie di dati sensibili con la crittografia end‑to‑end, tra cui le password nel Portachiavi iCloud e i dati dell’app Salute. Per chi attiva la Protezione Avanzata dei Dati per iCloud, il numero totale delle categorie di dati protette salirà a 23, tra cui Backup iCloud, Note e Foto.

“I malintenzionati continuano a destinare un quantitativo enorme di tempo e risorse per individuare strategie più creative ed efficaci per rubare i dati dei consumatori, e i nostri sforzi per impedirlo non cesseranno” ha dichiarato Craig Federighi di Apple. 
Come dimostra il report di quest’anno, l’incremento della digitalizzazione della vita professionale e personale delle persone ha favorito il drastico aumento delle violazioni di dati. Gli hacker adottano metodi sempre più evoluti e strategie sempre nuove per superare i sistemi di sicurezza che un tempo riuscivano a contenere le minacce. Di conseguenza, anche le organizzazioni con i sistemi di sicurezza più efficaci risultano vulnerabili a queste minacce in un modo che fino a pochi anni fa era inimmaginabile.

Il report evidenzia, inoltre, che anche quando i consumatori adottano tutte le misure appropriate per proteggere i dati sensibili, le informazioni restano comunque a rischio di compromissione da parte degli hacker se le organizzazioni a cui vengono affidate le archiviano in un formato leggibile. Per esempio, nel tentativo di infiltrarsi in aziende con sistemi di sicurezza efficaci, gli hacker iniziano l’attacco puntando a un’altra organizzazione con un’infrastruttura di protezione relativamente debole che intrattiene relazioni commerciali tecniche con il target vero e proprio. A quel punto rubano le credenziali o le informazioni che li aiuteranno a prendere di mira i dipendenti o i sistemi dell’organizzazione individuata come loro obiettivo primario.

Mentre le minacce ai dati delle persone continuano a crescere e sono sempre più frequenti e sofisticate, la lunga esperienza di Apple nello sviluppo di funzioni potenti e innovative rende i suoi prodotti i più sicuri. Con la modalità di isolamento, la Big Tech californianaha progettato una protezione per le persone che potrebbero subire minacce estreme, come quelle poste da uno spyware mercenario in virtù di chi sono o di ciò che fanno. La Protezione Avanzata dei Dati per iCloud è una funzione sviluppata per tutelare dalle sempre più numerose minacce ai dati e consente alle persone di proteggere la maggior parte delle proprie informazioni conservate in iCloud anche in caso di violazioni sul cloud.

Come illustrato nel report, il numero totale di violazioni è quasi triplicato tra il 2013 e il 2022. In parte, ciò è dovuto al fatto che i dati dei consumatori sono stati sempre più spesso presi di mira da gruppi ransomware e campagne coordinate che hanno compromesso i fornitori o i loro prodotti destinati ai clienti target. Secondo gli esperti, infatti, si sono verificati più attacchi di ransomware nel solo mese di settembre di quest’anno rispetto a tutto l’anno precedente. Si tratta di un trend allarmante che riguarda gli Stati Uniti e non solo, con oltre il doppio degli account violati nella prima metà del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022 combinando i dati di Regno Unito, Australia e Canada.

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