Guardea, nonna Nerina festeggia cent'anni. «Il segreto? Non ho mai preso il caffè»

Guardea, nonna Nerina festeggia cent'anni. «Il segreto? Non ho mai preso il caffè»
di Francesca Tomassini
Lunedì 18 Gennaio 2021, 18:52
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GUARDEA - Nonna Nerina compie cent'anni.  «Il segreto? - sostiene - Non aver preso mai il caffè». Una ricetta del tutto singolare che però, risultati alla mano, nel caso della donna più anziana di Guardea sembra aver funzionato. Originaria di Lugnano in Teverina, Nerina Fratoni è la maggiore di cinque figli. In gioventù si trasferisce ad Alviano dove con il marito mette su una piccola azienda agricola a conduzione familiare. Una vita dura, spesa sui campi e nella cura della casa e dei figli Maria Assunta e Giuseppe, tanto che qualche anno fa le è stata conferita la staffa d'oro, un riconoscimento che premia quanti si sono distinti nella vita per il loro lavoro e abnegazione. «Nonna- racconta la nipote Beatrice- ha lavorato tanto ed è sempre stata una persona molto silenziosa e riservata, lo è tutt'ora. Di quando ero piccola mi ricordo le merende a casa sua, con pane e pomodoro. Noi nipoti andavamo sempre da lei per giocare e spesso ci fermavamo anche a dormire».

Poi, alla soglia degli ottantotto anni, a causa di una brutta caduta, Nerina deve subire un intervento delicato, che riesce ma le lascia degli strascichi. Per questo, da allora è la figlia Maria Assunta ad occuparsi di lei, prima a casa dell'anziana, ora a casa sua. Una grande famiglia, formata dalla figlia e il genero, i due nipoti  Beatrice e Fabrizio e i pronipoti Pietro, Nora e Vittoria. «Viviamo tutti insieme -racconta ancora Beatrice- vicini, è una ricchezza». Per un compleanno in tempo di coronavirus, a portarle gli auguri di tutta la comunità, e un bel mazzo di fiori, ci ha pensato il sindaco Giampiero Lattanzi. «Un evento -ha dichiarato- che di questi tempi assume un valore ancora più alto. A lei ed ai suoi familiari, nipoti, pronipoti, pur nel rispetto della zona “arancione” e delle norme sul Covid, non poteva mancare l’augurio mio e dell’amministrazione comunale». 

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