Ternana, l'allenamento ora è a distanza

Ternana, l'allenamento ora è a distanza
di Paolo Grassi
Giovedì 16 Aprile 2020, 19:02
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TERNI Tutti pronti. C'è l'allenamento. Lo staff tecnico di mister Fabio Gallo è lì che attende che la squadra si disponga e si renda pronta per allenarsi. La Ternana si allena. Ma non sta infrangendo le regole. Semplicemente, ha trovato il modo per far allenare tutti isnieme pur restando ognuno in casa sua. In tempo di emergenza da coronavirus, ecco gli allenamenti di gruppo grazie alle moderne tecnologie. E' bastato a ognuno andare a scaricare online l'applicazione Zoom, installarla e il gioco è fatto. Coordina tutto, Massimiliano Botto, prepapartore atletico. Ed è lui stesso a spigare un retroscena: «In realtà, abbiamo pensato di scaricare quell'applicazione per poterci vedere tutti insieme. Da lì, è nata l'idea di allenarci». 45 minuti di lavoro, visto che la durata massima del collegamento è quella.
Ognuno ha un monitor nel quale sono visibili contemporaneamente le immagini video di tutti i calciatori della rosa mentre sono in casa loro, più lo staff tecnico e il team manager Mattia Stante che fa da mediatore per perfezionare i collegamenti. Sabato scorso il primo esperimento. E' andato bene, tanto che ora si ripeterà con 3 o 4 sedute ogni settimana. «Faremo in linea di massima un giorno di allenamento, uno di recupero, poi due di lavoro e due di recupero», dice Botto. Lui, coordina il lavoro e introduce i vari esercizi fisici, mister Gallo e gli altri dello staff lo supportano: «Mi danno una mano nel controllare in video che i ragazzi lavorino bene. Ci siamo divisi e ne controlliamo un certo numero a testa». Ad aiutarli, pure loro collegati, ci sono anche il direttore sportivo Luca Leone e il responsabile della comuncizione Lorenzo Modestino, «ma loro, non si allenano». Questo sistema, anche se solo telematico e virtuale, è quello che più si avvicina a un allenamento collettivo. Insomma, come se si stesse tutti in campo. «In realtà spiega Botto rispetto al campo è un tipo di lavoro modificato nelle componenti organiche e aerobiche, non essendoci lo spazio di corsa che si ha in campo. Ma si può lavorare bene sulla forza». Oggi, intanto, c'è una nuova seduta. Tutti davanti allo schermo, nel pomeriggio, per lavorare. Fermo restando che, quando non c'è questo allenamento collettivo, ognuno continua a osservare il programma individuale, assegnato sempre dallo staff. Come spiega Botto, «questo lavoro collettivo, a mio avviso, sarà importantissimo in vista di una eventuale ripresa della stagione e potrebbe pure essere determinante». Ma la stagione, alla fine, riprenderà? Questo il parere, da addetto ai lavori, del professor Botto: «Credo che se si potesse ricominciare a giugno, ci sarebbero i margini per posticipare la fine della stagione in estate, con format ridotti. Per la preparazione, ci vorrà pure un lavoro simile al ritiro estivo che preceda il ritorno in campo.

Credo sia possibile razionalizzare i tempi senza accavallarci con la stagione prossima. Sarà importante, a quel punto, ristrutturare le cose in base ai tempi che avremo. Ma solo purché si possa tornare in campo in condizioni di massima sicurezza».

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