Asidep: pagate due mensilità, rientra lo sciopero

Ma resta l'incognita aziendale

I lavoratori dell'Asidep
I lavoratori dell'Asidep
di Alessandro Calabrese
Giovedì 14 Dicembre 2023, 09:48 - Ultimo agg. 15 Dicembre, 10:45
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Da questa mattina rientra lo sciopero dei 55 lavoratori dell'Asidep. Respirano, dunque, gli stabilimenti industriali dell'Alta Irpinia e cessa, almeno per ora, il pericolo di inquinamento ambientale che ha fatto scattare un'inchiesta della Procura. Ma resta la tensione: lunedì nuova manifestazione davanti alla prefettura. La decisione degli operatori della depurazione industriale è legata al pagamento di una parte delle spettanze arretrate, quella concordata con il presidente dell'Asi, Pasquale Pisano. «Rispettando l'impegno preso nell'ultimo confronto - spiega Antonio Caruso, storico dipendente della partecipata del Consorzio - avendo ricevuto il saldo del mese di agosto e lo stipendio di settembre, rientriamo al lavoro sugli impianti delle aree industriali. D'altra parte dobbiamo cercare di contemperare le nostre esigenze legate ad una vertenza che si trascina da oltre un anno e mezzo con quelle delle aziende del comprensorio».

Restano da verificare ancora tutti gli altri pagamenti. Per questo motivo domani pomeriggio una delegazione di lavoratori incontrerà il presidente Pisano nell'area di Nusco-Lioni per stabilire con lui un piano di rientro.

Se si registra una schiarita sul fronte degli emolumenti che spettano ai dipendenti, però, non si può dire lo stesso in quello che dovrebbe essere il passaggio della gestione da Asidep, ormai in liquidazione, e Irpiniambiente, la spa in house della Provincia che si è impegnata ad effettuare il servizio mantenendo la piena occupazione e l'asset in mano pubblica. Il requisito dell'esperienza nel settore nei tre anni precedenti di attività che, secondo quanto emerso al tavolo di martedì sera a Palazzo Caracciolo, dovrebbe essere inserito nell'avviso pubblico dell'Asi, infatti, escluderebbe di fatto la partecipata che si è sempre occupata del servizio rifiuti.

«Anche la partita del subentro di Irpiniambiente - continua Caruso - si sta giocando senza il supporto solido di una politica con la "P" maiuscola. Il presidente della Provincia, Rizieri Buonopane, era pronto a ricevere una rappresentanza del Consorzio insieme al suo vertice, con avvocati, consulenti e responsabile unico del procedimento. Invece all'appuntamento si è presentato solo Pisano». Un passaggio che rallenta la trattativa. «Non è possibile che un partito come il Pd, i cui esponenti sono i numeri uno dei due enti interessati, non esprima una linea chiara su tutta la vicenda. In ballo il destino di 55 lavoratori ma anche lo sviluppo industriale dell'Irpinia, il futuro delle aziende del territorio e la tutela dell'ambiente. Noi non meritiamo di essere trattati come pedine di un gioco politico che si basa su scambi e interessi personali», dice Caruso. Ieri mattina, intanto, la manifestazione itinerante per accendere i riflettori sulla vertenza e sensibilizzare amministratori e imprenditori, le maestranze dell'Asidep l'hanno svolta a Luogosano, nei pressi dello stabilimento della Zuegg.

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Nel corso della mattinata il confronto interno ha partorito l'ennesima nota indirizzata al liquidatore Vanni Chieffo, reo, secondo i rappresentanti sindacali unitari, di aver diffuso «farneticazioni su problematiche della depurazione di cui evidentemente non capisce niente, tirando in ballo manovre interruttive del processo obbligate e di routine e definendole come atti di presunta insubordinazione e chiamando inoltre in causa un fantomatico direttore tecnico degli impianti che da noi in realtà non c'è più». Ciò «senza mostrare il minimo pentimento pubblico per il disastro che ha combinato e senza nemmeno invocare attenuanti per le responsabilità gravose che gli verranno inevitabilmente contestate. Quanto prima potrebbe essere chiamato a rispondere delle sue lesive affermazioni». E lunedì mattina davanti alla Prefettura di Avellino tornano a manifestare gli operai.

 

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