Morcone, le api dal nettare d'oro: nel Sannio guadagni da 5 milioni di euro

Nel Sannio si contano 238 allevatori con 23460 alveari, 892 apiari e 14 laboratori

Morcone, le api dal nettare d'oro: nel Sannio guadagni da 5 milioni di euro
Morcone, le api dal nettare d'oro: nel Sannio guadagni da 5 milioni di euro
di Antonio Mastella
Venerdì 16 Febbraio 2024, 08:56
4 Minuti di Lettura

Alla scoperta del mondo delle api grazie ad un evento che apre i battenti oggi, per chiuderli domenica, nella struttura fieristica di Morcone e del Gal Alto Tammaro. «Api e dintorni» ne è il logo. È stato ideato, d'intesa ed in collaborazione con l'ente Fiera di Morcone, dall'Apas, una delle più rappresentative associazioni del settore. Negli stand della Fiera si sono sistemati 50 espositori provenienti da ogni angolo della Campania così come da Umbria, Lazio, Marche, Basilicata, Calabria e Puglia. Non solo allevatori ma anche imprenditori, che realizzano strumenti indispensabili all'apicoltura, a dimostrazione di un indotto più che consistente che il comparto riesce a muovere. Qualche numero per avere un'idea di questa realtà, del suo contributo al Pil. In Regione operano 2008 apicoltori che curano 109224 alveari distribuiti in 5299 apiari.

Sono attivi 83 laboratori in cui si produce, con il miele, ogni altro derivato dal lavoro delle api. Il valore complessivo della produzione sfiora, mediamente e quando non vi siano condizioni atmosferiche eccezionalmente avverse come è accaduto negli ultimi tre anni, i 27 milioni di euro. Nel Sannio si contano 238 allevatori con 23460 alveari, 892 apiari e 14 laboratori. È di 5 milioni e 630mila la consistenza in euro del "nettare" sannita. Sulla base di questi dati, quella di Benevento è la quarta provincia in una graduatoria che vede Salerno prima, seguita da Caserta e Avellino. Ultima è Napoli.

Il programma prevede, tra gli altri, un dibattito sulle insidie, già concretizzatesi da qualche tempo, che la natura, con un clima sempre più incerto e l'uomo, con i pesticidi, rappresentano per la sopravvivenza di questo indispensabile insetto; è per il perverso combinato disposto di queste due cause che la raccolta del 2023 è stata una delle più magre degli ultimi dieci anni: poco più della metà rispetto alle annate migliori. Un danno ulteriore è costituito poi dai prezzi alle stelle delle materie prime. Particolare rilevanza, pertanto, avranno gli incontri fissati per il 18 allo scopo di delineare come si debba configurare il futuro per l'apicoltura.

Dopo i saluti di Giovanni Bao, presidente del Cda dell'ente, di Angelo Petretta, presidente Apas, dei sindaci Luigino Ciarlo (Morcone) e Antonio Zeoli (Santa Croce), di Gioi Capozzi, presidente assemblea consortile della fiera, di Antonio Di Maria presidente Gal e Nino Lombardi, presidente della Provincia, relazioneranno Giuseppe Lucano, responsabile acquisiti «Il Pungiglione», Antonio Carelli, tecnico Apas, Giancarlo Naldi, direttore osservatorio miele, Gennarino Masiello, vicepresidente nazionale della Coldiretti. Chiuderà l'assessore regionale all'Agricoltura, Nicola Caputo.

Va da sé che si parlerà anche di Pac, Psr e di ogni altra misura con cui supportare l'apicoltura. In agenda, dimostrazioni pratiche per i visitatori e per 600 studenti in particolare, perché prendano contezza dell'importanza di questo mondo, dal punto di vista economico e ambientale. «Il nostro scopo spiega Petretta è rendere consapevoli del valore di una simile eccellenza un numero che sia sempre più crescente di persone, a cominciare appunto dai ragazzi cui dedichiamo non pochi incontri per sensibilizzarli quanto più è possibile sulla vita e sul ruolo di questo straordinario insetto».

In questa ottica, sarà presentato un libro: «Meccanica dell'alveare» di Valentina Larcinese. «Non abbiamo avuto alcuna esitazione puntualizza Bao a mettere a disposizione le nostre strutture, il nostro supporto per un evento volto a dare conto di un universo produttivo strategico dal punto di vista economico e occupazionale di un'area interna come la nostra. Gli ospiti avranno modo di conoscerlo e di apprezzarlo, convincendosi della necessità di preservarlo e, se possibile, potenziarlo. Un grazie particolare all'amministrazione e al direttore della Fiera e del Gal Alto Tammaro per il loro impegno». Quello che si pone oggi è la promessa di Bao - è il primo tassello di un percorso che intendiamo continuare negli anni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA