Roma, Roxana Bugheanu: la 38enne romena candidata sindaco a Marino, tra curiosità e diffidenza

Roxana Bugheanu
Roxana Bugheanu
Mercoledì 13 Aprile 2016, 17:33 - Ultimo agg. 14 Aprile, 15:25
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Roxana Bugheanu, romena di 38 anni, è la candidata a sindaco a Marino, comune dei Castelli Romani, della lista 'Convivenza Tricolore'. Lista che per ora ha 21 candidati, sui 24 posti disponibili, tra i quali 4 italiani ed il resto romeni. Roxana Bugheanu, mediatrice linguistico-culturale e amministratrice di azienda, è sposata con un italiano ed è madre di due ragazzi; da 16 anni vive e lavora in Italia e da oltre dieci è cittadina italiana.


«La mia candidatura a sindaco - racconta - è stata presa dai miei concittadini con interesse ed al tempo stesso sospetto. Marino, rispetto ad altri paesi dei Castelli romani, è più isolato ed anche la mentalità è diversa. Il 'razzismo' a Marino è anche nei confronti di chi viene da un'altra città italiana... quindi il sospetto nei miei confronti è normale». A Marino, spiega la candidata a sindaco, la comunità romena rappresenta il 5% della popolazione.

«Il 1 dicembre del 2015 - prosegue - i romeni erano 1856, dei quali 1.500 iscritti nelle liste elettorali, ma in totale sono più di 2000 su una popolazione di 40mila». Sul piano politico la candidata e la sua lista vogliono «evitare ogni ideologia: vogliamo che dopo l'arresto dell'ultimo sindaco di Marino, nel nostro comune al centro della politica vengano messe le persone. Noi crediamo nel lato pragmatico della politica, vogliamo riqualificare tutti gli ambiti lasciati in questi anni ad un degrado totale».

«La sua candidatura è l'espressione - spiega in una nota la lista 'Convivenza Tricolore' - di una nuova strategia politica risultante da una lunga esperienza culturale e sociale, nata dall'esigenza di rappresentare ad un livello paritario tutti i cittadini residenti a Marino, mettendo a disposizione della eventuale amministrazione della città la sua dedizione, onestà e professionalità, che esula da tutte le dinamiche affaristico-lobbistiche che in questi ultimi anni si sono venute a creare nella 'città del vino'».

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