Malati di gioco d'azzardo, Baldini incontra gli studenti: «Non siate polli»

Marco Baldini ad Angri
Marco Baldini ad Angri
Venerdì 6 Maggio 2016, 00:04
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ANGRI. «Non siate polli, giocate in modo sano e se, avete bisogno, non esitate a farvi aiutare»: è forte e chiaro il messaggio che Marco Baldini, il noto conduttore radiofonico e televisivo, ha rivolto agli studenti delle scuole medie superiori di Angri, nel corso dell’ennesima tappa dell’attività di informazione e sensibilizzazione inserita nella programmazione del progetto «nonAZZARDiamoci», promosso dal Piano di zona – Ambito S1 per prevenire e contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico. L'evento si è tenuto nella Sala degli Affreschi del Castello Doria.

Grande l’interesse mostrato dai ragazzi, studenti delle classi quarte e quinte di alcuni istituti superiori del territorio. Dopo la visione del film «Il mattino ha l’oro in bocca», tratto dal libro autobiografico «Il giocatore» scritto da Baldini nel 2006, i ragazzi hanno dialogato a lungo con il dj fiorentino, che ha raccontato la sua drammatica storia mettendoli in guardia contro i rischi connessi ai circuiti del gioco d’azzardo. Il dibattito è stato coordinato dagli esperti del gruppo di lavoro dello Sportello di ascolto SOSLudopatia, istituito nell’ambito del progetto, con sede presso l’Istituzione Scafati solidale, in via Berlinguer a Scafati.

A fare gli onori di casa sono stati il sindaco Cosimo Ferraioli e il presidente della Commissione Politiche sociali Maria D’Aniello, che hanno inaugurato i lavori. «Ringraziamo il Piano di zona Ambito S1 – ha dichiarato Ferraioli - per aver avviato questo progetto, con l’obiettivo di mettere in campo un’incisiva azione di prevenzione del gioco d’azzardo patologico. Non dobbiamo dimenticare che nell’ambito del progetto è stato attivato a Scafati uno Sportello di ascolto e supporto, che serve a titolo completamente gratuito tutti i territori dell’Ambito S1. Le istituzioni hanno il dovere di cogliere al volo opportunità come queste, per rendere servizi utili alle proprie comunità. Abbiamo voluto ospitare anche nella nostra città Marco Baldini ed il gruppo di lavoro del progetto perché siamo convinti che bisogna fare prevenzione sui territori, soprattutto tra i giovani, e far sì che il problema della ludopatia venga recepito in maniera forte come una dipendenza comportamentale devastante, come una patologia distruttiva quale è». 
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