Uomo trovato in fin di vita su un lato della strada. Tante ombre sulla dinamica dell’accaduto. La mamma è certa possa essere stato investito, lasciato agonizzante sull’asfalto e lancia un appello al responsabile. «Contattami, spiegami cosa sia successo. Ho bisogno di sapere la verità. Chiedo giustizia per Marcello». Assunta Sirica è avvolta in una tuta color glicine, stenta a stare in piedi. All’ospedale di Nocera Inferiore, dove Marcello lotta tra la vita e la morte, cammina nei corridoi pregando perché il figlio si svegli. Poi, torna in via San Vito a Sarno, quella strada che ha accolto il figlio agonizzante. Sulla lingua di strada c’è ancora la macchia di sangue, Assunta si siede a terra, accarezza quell’ombra sull’asfalto. «Marcello svegliati, rispondimi».
È una nenia di dolore, dove la speranza è appesa ad un filo. È complesso ricostruire cosa sia accaduto al 33enne. Per ora solo ipotesi e la ricerca di elementi utili. Da una prima ricostruzione, nella notte tra venerdì e sabato, alcuni ragazzi a bordo di un’auto, percorrendo la strada periferica nella zona di San Vito, hanno individuato la sagoma dell’uomo ad un lato della carreggiata. Da lì è partita immediata la richiesta di soccorsi. Sul posto un’ambulanza del 118. Medici e paramedici si sono subito resi conto della gravità delle condizioni. Il 33enne è stato trasportato in codice rosso all’Umberto I, dove è arrivato in coma a causa delle gravi ferite. Sotto osservazione nel reparto di rianimazione, nella giornata di ieri è stato sottoposto a due delicati interventi chirurgici al tratto rachide cervicale ed al femore per una frattura. Le condizioni sono disperate. Preoccupante è il grave trauma cranico.
Sul caso indagano i carabinieri. Si stanno cercando elementi utili che possano aiutare a capire cosa sia accaduto a Marcello. Per ora nessuna ipotesi è esclusa. Che possa essere stato pestato e, poi, abbandonato in strada, o che possa essere stato vittima di un incidente. Non è escluso che il 33enne sia stato investito da un’auto pirata. Potrebbe essere stato sbalzato da un lato all’altro di via San Vito. Gli inquirenti potrebbero acquisire nelle prossime ore i video di telecamere di videosorveglianza di sistemi privati, di abitazioni che si trovano in zona. Si cercano fotogrammi che possano ricondurre a mezzi transitati in zona nella fascia oraria da mezzanotte alle 3. La mamma di Marcello ha subito pensato che il figlio possa essere stato investito. A quanto pare la strada è scenario di numerosi incidenti, con mezzi che la percorrono a velocità sostenuta di giorno e di notte. È Assunta a lanciare un appello ai cittadini, alle istituzioni, perché si arrivi alla verità.
«È stato investito? È stato picchiato? Non lo so, nessuno parla. Io credo che sia stato un incidente, che l’abbiano sbalzato da destra a sinistra. È arrivato in ospedale in uno stato pietoso, con diverse ferite anche sul volto. Io chiedo giustizia, i carabinieri stanno indagando. Io ho ritrovato un accendino e l’auricolare di mio figlio sulla strada. Questa è una via con un limite di velocità non rispettato. Accadono sempre incidenti, anche animali sempre in vestiti. Sono sola, distrutta, sto morendo ogni giorno, ma voglio combattere per mio figlio e per chiunque possa essere vittima come lui. Marcello non si sveglia, è in uno stato comatoso grave. I medici gli stanno accanto, ma io ho capito sia gravissimo. Chiedo a chiunque sia stato ad investirlo e scappare di contattarmi. Io non voglio condannarlo, capisco anche che possa aver avuto paura in quel momento, ma voglio capire perché subito dopo non abbia chiamato i soccorsi, perché me lo abbia lasciato a terra. Mio figlio poteva essere trasportato in ospedale prima. Io non voglio condannare nessuno, voglio capire».