Tagli al bosco de La Chianca ad Altavilla Silentina, arriva il via libera del Tar

Ora, con questo provvedimento dei giudici amministrativi, l’ente comunale confida in un provvedimento di dissequestro ed archiviazione del procedimento penale.

Lo striscione di protesta
Lo striscione di protesta
di Antonio Vuolo
Venerdì 5 Gennaio 2024, 07:00
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Il Tar Salerno ha dato il via libera agli abbattimenti nel bosco La Chianca di Altavilla Silentina. È stato, quindi, respinto il ricorso presentato dall’associazione Carapace Aps contro il Comune di Altavilla Silentina, la Regione Campania e la Comunità Montana Calore Salernitano.

L’associazione ambientalista, con undici residenti del comune salernitano, si era opposta alle operazioni di taglio perché precluse dalle disposizioni, dettate dal Regolamento di tutela e gestione sostenibile del patrimonio forestale regionale, a salvaguardia dei boschi cedui invecchiati, come il bosco La Chianca. La sentenza del Tar, seconda Sezione di Salerno, ha dato però ragione all’ente comunale, guidato dal sindaco Francesco Cembalo, sostenendo che «nulla impediva, dunque, al Comune di Altavilla Silentina di svolgere le operazioni di taglio direttamente nell’anno silvano/stagione silvana 2023/2024, successivo all’anno silvano/stagione 2022/2023, in corso al momento della comunicazione del 16 dicembre 2022, prot. n. 9705, salvo proroga delle stesse, solo se e una volta avviate, per l’anno silvano/stagione silvana 2024/2025».

A commentare il provvedimento è il sindaco Francesco Cembalo: «Ringraziamo la magistratura verso la quale abbiamo sempre nutrito la nostra piena fiducia, con la consapevolezza che l’ente locale ha sempre agito nel rispetto delle regole e nell’interesse pubblico generale». La superficie boschiva era stata sequestrata lo scorso 18 novembre per irregolarità riscontrate nelle operazioni di taglio e denunciato alla Procura della Repubblica di Salerno, per violazioni ambientali, i soggetti che ne hanno disposto ed eseguito le operazioni.

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Ora, con questo provvedimento dei giudici amministrativi, l’ente comunale confida in un provvedimento di dissequestro ed archiviazione del procedimento penale.
 

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