Salerno-Astra Nuoto Roma 9-11, salvezza diretta per i capitolini

Sarà derby campano con il Posillipo in semifinale playout

Daniel Gallozzi si allaccia la calottina
Daniel Gallozzi si allaccia la calottina
di Diego Scarpitti
Domenica 21 Aprile 2024, 14:05 - Ultimo agg. 15:14
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Cristiano Mirarchi e Luca Provenziani. L’attaccante figlio d’arte e il centrovasca numero 8 contribuiscono in maniera determinante al successo dei neroverdi alla Simone Vitale. I poker messi a segno dai due pallanuotisti consentono al club presieduto da Simone Masala di vincere lo scontro diretto e conquistare la salvezza. La settima ed ultima giornata del round retrocessione, tra la Check up Rari Nantes Salerno e la Astra Nuoto Roma, termina 9-11 (parziali di 4-3, 0-1, 2-3, 3-4). Gli ospiti si aggiudicano tre frazioni e conquistano l’intera posta in palio.

Semifinale playout. Sara nuovamente derby campano. Capitan Michele Luongo e compagni affronteranno il Posillipo di Pino Porzio, battuto dal Nuoto Catania (7-9) tra le mura amiche, mercoledì 1° maggio alla Scandone. Gara 2 in calendario l’8 maggio alla Vitale, eventuale gara 3 sabato 11 maggio a Fuorigrotta.  

«Complimenti all'Astra Nuoto Roma, che è venuta a fare una signora partita», dichiara Christian Presciutti. «Avevano qualcosa di importante da giocarsi, quindi è stata una partita vera, con la giusta tensione, con il giusto dinamismo in acqua e alla fine ci hanno creduto di più nella salvezza diretta», osserva il tecnico giallorosso.

 

«Questa è stata la differenza: i capitolini hanno mostrato un po' più di cattiveria», dice il classe 1982. «Abbiamo iniziato bene la partita, abbiamo avuto un piccolo blackout dove gli avversari di turno hanno preso le nostre misure», osserva. «I ragazzi hanno lottato e ci hanno provato fino alla fine», avverte l’allenatore rarinantino.

«Sapevamo che questa partita contava per la posizione dei playout, però dobbiamo cercare di fare il massimo, a prescindere da chi incontriamo», afferma il coach del Salerno. «Sapevamo già da tempo che avremmo dovuto giocare i playout», conclude Presciutti.

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