Serino, agente del carcere di Ariano si suicida. I sindacati: «Serve aiuto psicologico»

Serino, agente del carcere di Ariano si suicida
Serino, agente del carcere di Ariano si suicida
di Katiuscia Guarino
Martedì 5 Marzo 2024, 08:04
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Era in casa con la moglie, poi si è chiuso in camera da letto e si sparato un colpo alla testa con la pistola d'ordinanza. Così ha deciso di togliersi la vita Ciro Picariello, agente penitenziario, 55 anni, che prestava servizio presso la casa circondariale di Ariano Irpino. La tragedia si è consumata ieri mattina nella sua abitazione di Serino in via De Vivo in località Ponte.

Il dramma è avvenuto intorno alle 13,15.

Immediato è scattato l'allarme. Anche da parte dei vicini che hanno udito lo sparo. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della locale stazione e i sanitari del 118. È stato necessario l'intervento dei vigili del fuoco per poter accedere nella camera da letto dove si era barricato Picariello. Inutili i tentativi di rianimazione da parte dei soccorritori. I carabinieri della compagnia di Solofra hanno avviato i rilievi del caso e hanno sequestrato l'arma utilizzata per compiere l'insano gesto. La salma è stata trasferita presso l'obitorio dell'ospedale Moscati di Avellino in attesa di disposizioni da parte della Procura della Repubblica del capoluogo. Ciro Picariello lascia la moglie e due figli maggiorenni.

Sotto choc la donna, che non ha potuto fare nulla per evitare la tragedia. La notizia si è diffusa in breve tempo in tutta l'Irpinia. Sgomento tra amici e colleghi. Ciro Picariello era un assistente capo coordinatore, in servizio nel carcere di Ariano Irpino. Era molto stimato da tutti e sempre disponibile sul lavoro, e non solo. Sconosciuti i motivi alla base della tragedia. Numerosi i messaggi di cordoglio da parte delle organizzazioni sindacali che chiedono in coro «maggiore supporto psicologico ai poliziotti penitenziari». È il terzo suicidio dall'inizio dell'anno di un appartenente alla polizia penitenziaria che avviene in Italia. Le organizzazioni sindacali alzano la voce e sollecitano azioni consequenziali da parte della politica.

«Il Corpo registra la percentuale maggiore di suicidi tra tutte le forze di polizia dello Stato», dicono i rappresentanti della Fp Cgil Polizia Penitenziaria. Un dato che crea allarme. «È un fenomeno che necessita di essere investigato compiutamente e affrontato concretamente», sottolineano i dirigenti della Uilpa. Il dramma, dunque, è avvenuto all'ora di pranzo alla frazione Ponte di Serino. Una pattuglia di militari della compagnia di Solofra si è precipitata sul posto. A supporto, poco dopo, altri colleghi. Ciro Picariello è stato trovato in una pozza di sangue. «La Polizia Penitenziaria ha la percentuale maggiore di suicidi tra tutte le forze di Polizia dello Stato - riprendono Orlando Scocca e Mirko Manna della Fp Cgil - incide sicuramente lo stress che i poliziotti penitenziari sono costretti a subire da decenni di incoerenza di politiche governative decise solo da questioni elettorali del momento. Non è normale che un servitore dello Stato venga spedito ogni giorno in prima linea contro i problemi generati da una gestione delle carceri che fa acqua da tutte le parti».

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«Non riteniamo affatto sufficienti le iniziative e i supporti, anche di natura psicologica, finalizzati a intercettare a valle il disagio, ma reputiamo indispensabili e non più rinviabili interventi a monte che lo prevengano», aggiunge Gennarino De Fazio della Uilpa. Secondo Ciro Auricchio e Giuseppe Moretti «bisogna, di concerto con l'ordine degli psicologi, incrementare il supporto psicologico ai poliziotti penitenziari». Diversi i messaggi di cordoglio che hanno raggiunto i familiari di Picariello. L'intera comunità di Serino non riesce a darsi una spiegazione.

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