Ariano Irpino, il progetto telemedicina: «Più vicini ai cittadini»

L'assessore: «Una rete di intervento per diagnosi anche a distanza».

Ariano Irpino, il progetto telemedicina
Ariano Irpino, il progetto telemedicina
di Vincenzo Grasso
Lunedì 26 Febbraio 2024, 08:59
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Presentato dall'associazione Panacea, che opera nel settore socio sanitario sul territorio di Ariano Irpino e nei comuni limitrofi, un nuovo progetto di Telemedicina e Piccola diagnostica di laboratorio a domicilio, grazie ad un contributo dei fondi dell'8x1000 della Chiesa Valdese. A illustrare il progetto, il responsabile scientifico, il cardiologo Maurizio Lo Conte, l'assessore alle Politiche sociali, Pasqualino Molinario, il coordinatore infermieristico, Lidia Rossetti e la referente Chiara Molinario.

Il progetto, che ha una durata di un anno, ha indubbiamente carattere di innovatività. La telemedicina, infatti, rappresenta l'impiego delle tecnologie dell'informazione e della telecomunicazione per innovare i tradizionali metodi di visita medica e soprattutto con nuove tecniche diagnostiche. «Permette, infatti, di creare - spiega l'assessore alle Politiche sociali Molinario - una rete di intervento sul territorio in grado di effettuare diagnosi anche a distanza».
Il progetto ha previsto l'acquisto di dispositivi diagnostici innovativi e la formazione di operatori volontari dell'associazione con la qualifica di Infermieri Professionali.

L'assistenza sarà a domicilio proprio perché la casa rappresenta il primo luogo di cura. Tramite l'utilizzo del dispositivo si avrà una refertazione immediata o in differita entro poche ore. In pratica screening Ecg con interpretazione automatica e refertazione in telemedicina, Holter 24 ore pressorio e refertazione in telemedicina, spirometria, analisi urine in telemedicina, esecuzione glicemia, uricemia, colesterolemia totale, emoglobina, ematocrito.

Il progetto è in linea anche con le direttive dell'Unione europea volte all'incremento del processo di digitalizzazione nella sanità allo scopo di garantire e tutelare il diritto alla salute dei cittadini e si inserisce nel contesto e negli obiettivi delineati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) in particolare nella missione “6 salute” il cui primo componente introduce proprio l'assistenza territoriale e la telemedicina. Insomma, con lo scopo di abbattere le barriere temporali e geografiche.

«Tra i benefici si annoverano - spiegano dall'associazione - le diagnosi tempestive connessa anche a maggiore tempestività degli interventi, con lo scopo di fornire un supporto al Sistema sanitario nazionale per una migliore efficienza dei servizi e meno costi sia per le strutture pubbliche che per i cittadini. Si garantisce un'equità nell'accesso all'assistenza sanitaria soprattutto per i cittadini che risiedono in aree più remote. Continuità dell'assistenza delle cure ai soggetti affetti da malattie croniche e non autosufficienti direttamente a casa».

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È chiaro che la finalità non è quella di sostituire la medicina tradizionale ma di affiancarla e la supportarla. Rete territoriale con i medici di medicina generale del territorio che rappresentano il naturale punto di riferimento dei cittadini per i problemi sanitari in modo da sviluppare una collaborazione che realizzi un ampliamento della capacità di risposta alle esigenze dei soggetti bisognosi. Attraverso tale incremento dell'offerta assistenziale e sanitaria sul territorio si potrà ottenere un miglioramento complessivo delle condizioni di salute della popolazione.

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