Caldo record ad Avellino, ospedali in affanno: «Mancano i posti letto»

La nuova ondata di calore rischia di mettere in ginocchio il sistema sanitario provinciale

Ospedali in affanno in Irpinia
Ospedali in affanno in Irpinia
di Antonello Plati
Lunedì 24 Luglio 2023, 11:00
3 Minuti di Lettura

L'Irpinia nella morsa di Caronte. L'ondata di calore, che tra oggi e domani dovrebbe far registrare un altro sussulto (con le temperature riviste ancora una volta al rialzo), rischia di mettere in ginocchio il sistema sanitario provinciale.

«I codici in ingresso nei pronto soccorso di Avellino e Ariano Irpino sono in aumento», dicono Romina Iannuzzi, segretario territoriale del Nursind, e Michele Rosapane, segretario aziendale del Nursind all'Aorn Moscati di Avellino e segretario amministrativo del Nursind Campania. «Oltre agli atavici problemi di gestione - continuano i sindacalisti - nelle prossime ore la situazione potrebbe diventare insostenibile a causa della carenza di posti letto nei reparti».

Di qui, l'appello alla Regione Campania affinché sia attivato un decreto ministeriale datato 2015 (ma quanto mai attuale) che consente di far rientrare nella rete dell'emergenza-urgenza il privato accreditato. «Ma partiamo da un dato tangibile - dicono Iannuzzi e Rosapane - ovvero che nella provincia di Avellino c'è una grave carenza di posti letto per acuti e questo ha come conseguenza il congestionamento del pronto soccorso.

Il governatore De Luca e la sua giunta nel 2018 hanno approvato un piano di riorganizzazione della rete ospedaliera che, però, fa acqua da tutte le parti, sia il Moscati che i presidi ospedalieri dell'Asl di Avellino hanno un numero di posti letto per i pazienti acuti insufficiente e i centri privati accreditati sono fuori dalla rete dell'emergenza, mentre potrebbero venire in soccorso delle strutture pubbliche ma nei fatti non lo fanno». Altra nota «vergognosa e inaccettabile» ha a che fare con il mancato recepimento delle linee di indirizzo nazionali sui pronto soccorso: «In sostanza, nessuna Azienda sanitaria regionale è dotata dei piani di gestione del sovraffollamento nei pronto soccorso conformi a queste linee di indirizzo: il risultato è che nei casi di grave intasamento dei dipartimenti d'emergenza non si adottano interventi organizzativi standardizzati per contrastare il sovraffollamento». Il Nursind, da tempo, chiede una svola in questo senso: «Abbiamo finora inoltrato quattro esposti al Ministero della Salute, ma il governatore De Luca continua a ignorare i nostri interpelli». Non aiuta la condizione della medicina territoriale: «Finora non c'è stato alcun potenziamento delle attività sanitarie presso i presidi ospedalieri dell'Asl di Avellino: assistenza domiciliare e cure palliative nei confronti dei pazienti cronici sono insufficienti. In un contesto del genere l'unica speranza per i cittadini è godere di buona salute». 

Video

L'ondata di calore, come detto, continuerà a insistere sull'Irpinia: «E le fragilità del nostro sistema sanitario saranno messe a nudo». Negli ultimi giorni, al pronto soccorso dell'Azienda ospedaliera Moscati si è registrata una media di circa 50 pazienti in carico: «E la situazione, a queste condizioni, non potrà che peggiorare». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA