Case occupate ad Avellino, Festa scrive al prefetto Spena: «Subito gli sgomberi»

Il sindaco e l'assessore Mazza invocano un tavolo in prefettura

Il prefetto Paola Spena
Il prefetto Paola Spena
di Rossella Fierro
Sabato 26 Agosto 2023, 12:00
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«Un tavolo in Prefettura per ripristinare la legalità e superare l'emergenza abitativa». È quanto chiedono il sindaco, Gianluca Festa, e l'assessore alle politiche abitative, Marianna Mazza, all'indomani delle ultime due occupazioni abusive di case popolari pronte, o quasi, per essere assegnate a chi ne ha diritto.

Un'emergenza frutto certamente della carenza di alloggi e di una povertà sempre più diffusa che spinge le persone anche a compiere atti illegali pur di ottenere il diritto ad una casa. Ma anche di normative in continua evoluzione e, spesso, in contraddizione tra di loro come la vecchia sanatoria regionale delle occupazioni abusive e le contestuali direttive ad usare il pugno duro contro chi lede il diritto alla casa di chi attende lo scorrimento delle graduatorie. Gli ultimi due episodi si sono verificati in via Acciani, a contrada Quattrograna, dove lo stesso nucleo familiare si è reso protagonista, negli scorsi giorni, della violazione e occupazione di due case comunali, in fabbricati vicini, all'interno dei quali erano in fase di ultimazione lavori di riqualificazione propedeutici alla consegna a famiglie, con minori a carico, risultate aventi diritto alla casa. Protagonista, in particolare, una donna che più volte si era rivolta al Comune che, tramite l'assessorato alle politiche abitative e in collaborazione con la Caritas, si era detto pronto a darle un sussidio per il pagamento di un fitto. Ennesimi episodi che fanno parlare il sindaco, Gianluca Festa, di vera e propria emergenza abitativa, e chiedere aiuto al Prefetto, Paola Spena.

Il sindaco rivendica il lavoro svolto in quattro anni dalla sua squadra di governo e dice «è una priorità di questa amministrazione che, sin dal momento del suo insediamento, ha lavorato alacremente per garantire i diritti dei legittimi assegnatari ad avere un alloggio pubblico. Non tollereremo atti che andranno in direzione ostinata e contraria rispetto alle assegnazioni regolari».

Di qui la richiesta alla rappresentante territoriale del Governo: «chiederò un tavolo in Prefettura per procedere agli sgomberi degli alloggi comunali occupati abusivamente e garantire il sacrosanto diritto ad avere una casa a quei cittadini che, nel rispetto delle regole e delle procedure, attendono da anni una sistemazione dignitosa». Una situazione che rischia di diventare esplosiva come sa bene l'assessore alle politiche abitative, Marianna Mazza, che annuncia nuovi sgomberi: «già prima che il fenomeno delle occupazioni abusive tornasse ad emergere in tutta la sua drammaticità, abbiamo fatto predisporre un censimento degli occupanti senza titolo e appena verrà convocato il tavolo in Prefettura ripartiremo da procedure certe per ripristinare la legalità, anche attraverso i provvedimenti di esecuzione forzata di concerto con le Forze dell'Ordine». L'esponente della giunta Festa non nega l'esistenza di un problema di ordine sociale che non può essere certamente risolto con interventi di ordine pubblico, ma rilancia: la legalità si pratica e non si predica ed occupare un appartamento non è mai la scelta giusta e non può essere in alcun modo tollerata. Capiamo che a volte è lo stato di necessità a portare a questi atti illegittimi, ma non possiamo far finta di niente perché c'è chi ha rispettato le regole e chi attende una casa deve essere tutelato». 

E in lista di attesa, stando all'ultima graduatoria approvata dalla Regione di Campania, nella sola città capoluogo ci sono ben 406 famiglie risultate idonee ad ottenere una casa comunale.

Un fabbisogno che, come spesso sottolineato dai sindacati di categoria, fa a pugni con la disponibilità attuale di appartamenti e con i tempi lunghi che caratterizzano i lavori di demolizione e ricostruzione delle vecchie palazzine popolari come sta accadendo proprio a Quattrograna e a Contrada Pignatella a via Tedesco dove sono iniziate le demolizioni. 

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