Dato per morto sul web, Gargiulo: «Sono ancora vivo»

Un post pubblicato da un utente aveva lasciato intendere la scomparsa dell’avvocato cantautore di Solofra

Il cantautore Gerardo Carmine Gargiulo
Il cantautore Gerardo Carmine Gargiulo
di Massimo Roca
Sabato 16 Settembre 2023, 00:00
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«Pronto, sono io e sono ancora vivo»: ci risponde così, con il solito sorriso Gerardo Carmine Gargiulo. E questa volta per essere gioiosi non c’è neanche bisogno della sua consueta allegria contagiosa. Ieri un post pubblicato da un utente su uno dei profili Facebook dell’artista – a questo punto non gli diciamo di chiudere i doppioni, visto che forse porta bene averne più di uno – aveva lasciato intendere la scomparsa dell’avvocato cantautore di Solofra, da anni trapiantato a Rozzano. Tanto è bastato per accendere un tam tam mediatico sulle varie bacheche facebook e sui soliti siti sprinter che hanno finito puntualmente per schiantarsi. «È partito tutto da un amico di Brescia che peraltro si è scusato dicendomi che avrebbe subito smentito la notizia. C’è chi dice che questi episodi allunghino la vita. Se è così, ben vengano». La fortuna, un po’ macabra, è stata quella di aver potuto leggere i messaggi di affetto che in molti, nel pomeriggio di ieri, si sono precipitati a scrivere sui social.

Gargiulo involontariamente si è concesso un lusso unico: essere spettatore della propria commemorazione. In realtà il post “incriminato” aveva sortito il suo effetto anche in ragione delle sue ultime traversie di salute. Un cancro al colon scoperto per caso e un calvario durato mesi. Il rischio concreto di non farcela. Poi la luce in fondo al tunnel, una seconda operazione riuscita e la riabilitazione. Lo scorso aprile lo avevamo paragonato al James Bond di Si vive solo due volte. Questa volta si è superato: «Ci difendiamo, combattiamo e preghiamo. Siamo lì sempre con un occhio ai doverosi controlli, ma anche con la voglia di guardare avanti e soprattutto di fare musica». Una spinta incredibile per il ritorno all’attività artistica. C’è da far conoscere un nuovo album: Nel bene e nel male – Omnia vincit amor (l’amore vince su tutto), la cui uscita è stata più volte rimandata. “L’importante è salvarsi l’anima / L’essenziale è tornare a credere” canta nel suo ultimo singolo, Salvarsi l’anima, pubblicato in formato digitale appena qualche settimana fa. È uno degli undici brani già anticipati dalla pubblicazione di altri tre singoli: Cosa sarebbe il mondo senza musica, Siamo sulla stessa barca e La tana dell’orco.

«Sono pronti anche i Cd e gli Lp e l’accordo con il distributore Self. C’è voglia di farlo ascoltare, di girare un po’ di radio e magari di essere lì ad Avellino. L’ultima volta presentammo “L’Avellino siamo noi”, il mio inno per l’Avellino calcio. È passato un po’ di tempo ed è giusto far ascoltare cose nuove». Gargiulo ha pronto da tempo anche un libro e continua a scrivere canzoni. «Ne ho già depositate un po’ alla Siae.

Un’altra nei prossimi giorni». Si tratta di una cover di Canzone di San Damiano, uno dei brani contenuti nella colonna sonora di Fratello Sole Sorella Luna di Zeffirelli all’epoca cantata da Claudio Baglioni nella versione italiana e da Donovan, che ne scrisse la musica, in quella internazionale. Gargiulo ne ha realizzato una nuova versione riscrivendo la musica e modificando in parte il testo originale di padre Jean Marie Benjamin.

Il tema dell’amore e della speranza sono il filo conduttore che fa confluire nei suoi testi la profonda fede realizzando un cocktail insolito con la consueta leggerezza e briosità della sua scrittura non certo da musica sacra. Nel bene e nel male uscirà ad 11 anni di distanza dal suo secondo album in studio Miti & Tabù. Resta iconico il primo album, Avellino Express, contenente Una gita sul Po, il suo brano di maggior successo. In quel disco anche quell’“Avellino” che divenne inno laico della liturgia calcistica domenicale dei primi anni della serie A.

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