Campania doc, Ricciardelli: «Serve un vertice con disciplinare alla mano»

Il primo cittadino di Santa Paolina: «L'assessore Caputo ha chiarito che non saranno cancellate le attuali doc e docg»

L'incontro a Santa Paolina
L'incontro a Santa Paolina
Giovedì 21 Settembre 2023, 19:56
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«A Santa Paolina abbiamo ospitato un momento di confronto sulla tutela dei nostri vini che volevamo pacato e costruttivo. Ed è stato così: tutti hanno avuto la possibilità di esprimere le proprie opinioni sulla proposta avanzata dalla Regione di istituire una Doc Campania», così in una nota Rino Ricciardelli, sindaco di Santa Paolina.

«Un grazie, innanzitutto, all'Assessore all'agricoltura, Nicola Caputo, che non si è sottratto al confronto con chi ha posizioni diverse dalle sue, benché anche queste finalizzate alla tutela delle nostre produzioni vitivinicole. In egual modo, grazie a tutti e quattro i consiglieri regionali, Enzo Alaia, Vincenzo Ciampi, Livio Petitto e Maurizio Petracca, che hanno voluto dare il proprio contributo alla discussione, agli enti territoriali, alle associazioni di produttori presenti e ai tanti colleghi sindaci che hanno preso parte al dibattito».


«Noi siamo dell'avviso che ogni iniziativa volta a valorizzare i nostri vini sia sempre auspicabile e da sostenere, purché non metta in discussione le denominazioni d'origine controllata e garantita già esistenti. Perché siamo pienamente consapevoli che il Greco di Tufo è diverso dal Campi Flegrei o dal Vesuvio, e che, pertanto, tali vini meritano disciplinari diversi e adeguati alle realtà nelle quali vengono prodotti».

«L'assessore Caputo ha specificato che le Doc e le Docg esistenti non scompariranno, e questo lo consideriamo un risultato importante venuto fuori dal nostro convegno. Tuttavia, saremo lieti di ospitare ancora una volta a Santa Paolina l'Assessore per un altro momento di confronto costruttivo, sereno e civile per analizzare nel dettaglio il disciplinare che la Regione sta preparando. Così da poterci confrontare sulla base di documenti concreti».

«Siamo convinti che sia questa la strada giusta per tutelare concretamente i nostri territori, i nostri produttori e, al contempo, perseguire un'efficace attività di promozione che non sia mai fine a se stessa, ma si traduca nell'incremento concreto delle vendite e nell'ulteriore implementazione della qualità dei nostri vini».

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