«Non uccidere», il dibattito contro la violenza sulle donne nella chiesa di Rione Parco

Un confronto a più voci promosso da Rita Cesta, in esposizione un'opera di Gennaro Vallifuoco

Un manifesto della campagna contro la violenza sulle donne
Un manifesto della campagna contro la violenza sulle donne
di Stefania Marotti
Venerdì 15 Dicembre 2023, 00:00
4 Minuti di Lettura

Una riflessione sulla degenerazione del rapporto di coppia, che può portare al femminicidio, i cui casi sono in costante aumento. Non uccidere è il titolo dell’incontro che avrà luogo oggi, alle 18, alla Chiesa della Madonna della Salette. Nato da un’idea di Rita Cesta, con la collaborazione di Adele Sessa, l’incontro sarà l’occasione per ascoltare le diverse esperienze di quattro uomini, per capire il loro punto di vista. La manifestazione comprende un momento artistico, con Marina Bruno, accompagnata al piano da Giuseppe Di Capua, che canterà le canzoni di Mia Martini. «Sarà un modo per affrontare diversamente la violenza di genere - commenta Cesta- aprendo la mente al mondo maschile. Gli uomini racconteranno la loro esperienza». 

Interverranno il magistrato Roberto Patscot, il giornalista Rino Genovese, il notaio Fabrizio Pesiri e l’ allenatore dell’Us Avellino Michele Pazienza. Concluderà don Emilio Carbone. Voci autorevoli, che racconteranno l’anima maschile attraverso il loro vissuto, le loro relazioni con gli altri. Nella Chiesa, sarà esposta anche un’ opera di Gennaro Vallifuoco, che narra con sensibilità il mondo femminile cancellato dalla violenza. 
Vallifuoco, infatti, è tra i protagonisti della mostra Amori di Cristallo, a cura di Antonio Bergamino, dedicata alla riflessione sulla violenza di genere.

Tra tutte, spicca l’immagine di Michela Murgia, la scrittrice stroncata da un male incurabile (ed è questa l’opera che sarà in esposizione oggi nella Chiesa di Rione Parco).


«L’idea di questo incontro - afferma Cesta - è scaturita dall’osservazione dell’opera di mio marito Gennaro che ritrae Michela Murgia, un’autrice sensibile, in grado di raccontare la violenza muta. Di fronte a questa immagine, mi sono venute in mente le canzoni di Mia Martini, un’artista che ha sofferto molto il pregiudizio. Così, ho contattato la cantante Marina Bruno, che si è subito entusiasmata, accettando l’invito a partecipare all’incontro».
Per attrarre il pubblico di adolescenti, Rita Cesta ha invitato mister Pazienza: «I nostri giovani seguono con interesse l’Us Avellino. Così, per sensibilizzarli al tema, ho voluto contattare il mister, che ha accettato di intervenire per dare un suo contributo alla riflessione. Nessuno ha risposte sul perché della violenza alle donne. Però, affrontare l’argomento da diversi punti di vista può essere importante. Se siamo sempre noi donne a parlare di violenza, è un continuo piangersi addosso. Dobbiamo anche ascoltare gli uomini, per capire e prevenire».
La scelta del 15 dicembre, non è casuale: «È un mese esatto dalla scomparsa della giovanissima Giulia Cecchettin - precisa l’organizzatrice - la cui morte violenta ha scosso tutti. Sarà illuminante anche il pensiero di don Emilio Carbone che, con la sua saggezza, chiuderà l’incontro».


Non si tratta di un’iniziativa estemporanea, ma del primo di una serie di incontri: «Ho pensato ad un ciclo di confronti - afferma Cesta - da concludere l’8 marzo. La violenza di genere non può essere confinata al 25 novembre ed all’8 marzo, ma è un fenomeno sul quale bisogna tenere alta l’attenzione. È importante capire le dinamiche che, spesso, portano all’omicidio di compagne, mogli, madri, penetrare nelle debolezze maschili, nelle esaltazioni che possono generare la furia omicida. Inoltre, bisogna intervenire sui ragazzi, sulle ragazze, per gettare le basi di un’educazione alla parità di genere, al rispetto reciproco, in una età in cui i primi amori rendono fragili. Vorremmo partire proprio da qui, da una ricognizione sugli atteggiamenti più diffusi nelle coppie di oggi, come la facilità del tradimento».

© RIPRODUZIONE RISERVATA