Omicidio Lippiello ad Avellino: dal cappellino nuovi indizi

Restano in carcere i due indagati

Omicidio Lippiello: dal cappellino nuovi indizi
Omicidio Lippiello: dal cappellino nuovi indizi
di Alessandra Montalbetti
Giovedì 22 Febbraio 2024, 09:31 - Ultimo agg. 11:28
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Restano in carcere Salvatore e Francesco Crisci, padre e figlio accusati dell'omicidio di Felice Lippiello.

Il gip Giulio Argenio ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare in carcere per i due, che nei giorni scorsi sono stati raggiunti da un decreto di fermo indiziario di delitto eseguito dai carabinieri del nucleo investigativo di Avellino e dei militari di Baiano.

Il gip ha ritenuto di convalidare il fermo eseguito dai carabinieri in quanto non ha ravvisato il pericolo di fuga, ma ritenendo invece sussistente la pericolosità e un quadro indiziario a carico dei due indagati, ha applicato la misura cautelare in carcere.

I due affiancati dai loro avvocati Maurizio De Sapio e Antonio Falconeri - nel corso dell'udienza di convalida della misura cautelare hanno fatto scena muta, scegliendo di non rispondere alle domande del gip per chiarire la loro posizione. 

Intanto proseguono le indagini dei militari dell'arma che in pochissimo tempo hanno chiuso il cerchio sui due indagati, considerati gli autori del delitto di Felice Lippiello, avvenuto via De Santis a Baiano. Gli inquirenti adesso sono concentrati sugli accertamenti irripetibili che saranno eseguiti nei prossimi giorni sull'auto, sugli abiti e le scarpe dei Crisci. Il tutto già inviato ai laboratori dei Ris di Roma. Ma a risolvere il caso potrebbero essere gli accertamenti che saranno eseguiti nei prossimi giorni su un cappellino di baseball rinvenuto sulla scena del delitto.

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Con ogni probabilità il cappellino appartiene all'autore del delitto che lo ha perso durante la fuga. Dalle sommarie informazioni è emerso che il cappellino non apparteneva alla vittima. Saranno gli accertamenti dei laboratori del Ris a stabilire se all'interno del cappellino ci siano o meno tracce biologiche riconducibili ad uno dei due indagati. Sarebbe una prova che andrebbe a consolidare il quadro indiziario in mano agli inquirenti. L'assassinio è avvenuto lo scorso 9 febbraio a Baiano in via De Sanctis, nel cortile del palazzo dove la vittima risiedeva con la compagna. Ad infliggere il colpo fatale (presumibilmente con un coltello, ma l'arma non è stata ancora ritrovata) sarebbe stato proprio il 19enne. Il padre Salvatore, invece, avrebbe colpito Felice Lippiello con schiaffi e spintoni. Felice Lippiello era uscito da poco dal carcere. 

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