Avellino: social card, 380 euro ma solo a 580 famiglie

Nel capoluogo meno beneficiari rispetto al capoluogo

Avellino: social card, 380 euro ma solo a 580 famiglie
di Rossella Fierro
Venerdì 14 Luglio 2023, 09:27
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Sono 580 i nuclei familiari di Avellino che riceveranno la social card «Dedicata a te». L'Inps ha provveduto a comunicare al Comune i dati degli aventi diritto al bonus una tantum di 380 euro varato dal Governo Meloni per nuclei con Isee non superiore ai 15mila euro. Palazzo di Città ha verificato i dati anagrafici delle famiglie coinvolte che, a partire da fine luglio, riceveranno le lettere per il ritiro della card direttamente presso gli uffici postali. Un numero esiguo, basti pensare che nella città di Ariano Irpino, secondo comune di Irpinia che conta però circa trentamila abitanti meno del capoluogo, l'Inps ha censito ben 900 famiglie beneficiarie. Un dato che, letto superficialmente, potrebbe far pensare che la situazione economica delle famiglie avellinesi sia di gran lunga migliore. Ma così non è. Tra i parametri individuati dal Governo per supportare i cittadini maggiormente in difficoltà nell'ardua battaglia contro il caro spesa, la card può infatti essere utilizzata solo per acquisto di generi alimentari, c'è una vera e propria selezione tra poveri.

Di fatto, possono beneficiare del bonus le famiglie con non meno di tre componenti, tra queste avranno priorità i nuclei con i figli più piccoli e, ulteriore scrematura, tra questi ultimi quelli con reddito più basso. In sostanza, per famiglie monogenitoriali, coppie senza figli e single, anche se con Isee inferiore ai 15mila euro, la card è un miraggio. Social card preclusa a quelle famiglie in cui anche solo uno dei componenti risulta percettore di misure di sostegno come reddito di cittadinanza, Naspi, cassa integrazione.

Maglie strette tanto quanto il budget a disposizione, 500 milioni. Per quanto riguarda Avellino la spesa statale per il sostegno alle 580 famiglie individuate come beneficiarie della card, che ammonta precisamente a 382,50 euro, sarà di poco inferiore ai 222mila euro. Attenzione poi ai tempi di utilizzo del bonus: una volta ricevuta la lettera da parte del Comune, bisognerà ritirare la tessera presso gli uffici postali indicati ed attivarla, facendo un primo acquisto, entro metà settembre.

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La social card dovrebbe essere attiva dal 1° agosto e scadrà il 31 dicembre. Una sorta di tessera del pane in versione postmoderna che, basta fare un giro in un qualsiasi supermercato o nelle poche salumerie che ancora resistono all'assalto della grande distribuzione, è assolutamente insufficiente per far fronte al caro prezzi. Con 380 euro in più a disposizione, una famiglia di almeno tre componenti dovrà comunque tirare la cinghia e limitare gli acquisti nei prossimi mesi. Gli stessi parametri individuati escludono aprioristicamente altre famiglie che di certo non se la passano benissimo. Chi è percettore di reddito o di pensione di cittadinanza, al netto di qualche furbetto puntualmente scoperto dalle forze dell'ordine, vive con un sostegno medio di 580 euro al mese. Nel solo mese di maggio scorso, l'ultimo censito dall'Osservatorio Inps su reddito e pensione di cittadinanza, in Irpinia 8410 famiglie, per un totale di 17835 persone, hanno ricevuto 586 euro di rdc, mentre sono 781 le famiglie che contano percettori di pensione di cittadinanza, un totale di 907 cittadini, che hanno avuto un sussidio di 297 euro. Nel capoluogo sono 1210 le famiglie che vivono grazie al reddito di cittadinanza, con un tasso di accoglimento delle domande presentate che supera il 70% costantemente dal 2019. In attesa dell'entrata in vigore di «Mia-Misura di inclusione attiva», questo il nome dato dal Governo al sussidio che sostituirà il rdc, già da agosto, come chiarito nella giornata di ieri da Inps con apposita circolare, non percepiranno più il sostegno quelle famiglie in cui non ci sono minori, portatori di handicap e over 60. 

 

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